Il deputato regionale Nello Musumeci ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, agli assessori regionali all’Energia e al Territorio e Ambiente, sul progetto dell’Eni di prospezione geofisica, pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente.
Il progetto è finalizzato a individuare le strutture geologiche contenenti idrocarburi economicamente sfruttabili. Il rilievo sismico sarà effettuato su una griglia costituita da 11 linee di lunghezza complessiva di 332 km. Le province interessate sono quelle di Enna, Caltanissetta e Catania, mentre i Comuni che ricadono nella zona dell’attività di prospezione sono Gela, Mineo, Ramacca, San Michele di Ganzaria, Mazzarino, Aidone, Mirabella Imbaccari, Piazza Armerina, Caltagirone, Grammichele, Niscemi e San Cono.
“Considerato che la prospezione geofisica si effettua con cariche di esplosivo da dieci chili ciascuna fatte esplodere a una profondità di circa 30/40 metri su un’area di 200 mq, appare evidente – sottolinea Musumeci – anche ai non addetti ai lavori che tale sistema di ricerca non solo rischia di distruggere l’intero ecosistema della zona interessata, ma esporrebbe l’area a possibili fratture e smottamenti causati proprio dalle detonazioni sotterranee. Pertanto si chiede di sapere quali iniziative urgenti intendano adottare per sospendere la realizzazione del progetto dell’Eni nel Calatino e nelle aree contigue, nelle more di accertare l’entità dei danni che provocherebbe la prospezione geofisica”.