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L'intervista all'assessore Forzinetti

Il progetto di rilancio della Fiera del Mediterraneo: si cercano partners per la gestione CLICCA PER IL VIDEO

lunedì 24 Febbraio 2025

La Fiera del Mediterraneo. Uno spazio unico, inserito all’interno del contesto urbano del capoluogo siciliano. I cittadini palermitani un po’ meno giovani ricorderanno i viali pieni di gente durante gli eventi organizzati di volta in volta. Oggi, di tutto ciò, rimane soltanto un ricordo decadente. Le insegne sponsorizzano brand che nemmeno esistono più. Alcuni locali interni versano in condizioni disastrose, con calcinacci a terra, vetri rotti e locali depredati dai ladri di servizi igienici e cavi elettrici. Eppure, il progetto per rilanciare la struttura c’è. Ad avviarlo sono stati il Comune di Palermo e la Regione Siciliana, in una partnership che sta vedendo un investimento complessivo da oltre 30 milioni di euro.

Quel centro congressi che Palermo non ha mai avuto

Nelle aspirazioni dell’Amministrazione Comunale e della Regione Siciliana, la Fiera del Mediterraneo dovrebbe ospitare al suo interno quel centro congressi che il capoluogo siciliano non ha mai avuto. Un modo per competere con altre location italiane nell’ambito del turismo congressuale. L’obiettivo interessa entrambi gli attori coinvolti. Da un lato, il Comune di Palermo potrebbe vantare un’arma in più per potenziare una delle falangi del suo settore terziario, mentre la Regione potrebbe dare concretezza a quella destagionalizzazione del turismo portata avanti anche nella delibera sul piano triennale di settore. Ma nel pacchetto rientrano pure ulteriori strutture, sia di tipo ricettivo che da destinare ad enti del terzo settore (come le associazioni sportive).

Il degrado di oggi e la speranza di rinascita di domani

In gran parte della struttura di via Sadat però, ad oggi. continua a regnare il degrado. Calcinacci per terra. Stand privi di scopo e viali svuotati di qualsivoglia visitatore. Volendo fare una similitudine con i film western di una volta, nelle strade interne della Fiera del Mediterraneo fanno capolino solo le balle di fieno. Insomma, non proprio un’area commercialmente attiva. Va detto però che, da qualche anno, lo spazio è tornato ad ospitare importanti eventi, sfruttando quei pochi padiglioni attualmente utilizzabili. Per il resto si attende il futuro. L’idea è di dare vita ad un progetto ambizioso che possa far tornare la Fiera del Mediterraneo quella di una volta. La volontà c’è, così come le risorse. Oltre 30 milioni di euro di investimento iniziale, con possibilità di ulteriori fondi per riqualificare altri padiglioni.

Insomma, il rilancio è stato avviato ma la sua conclusione è ancora in divenire, come spiega l’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti. “La riqualificazione della Fiera del Mediterraneo una priorità per la nostra Amministrazione. Fin dal nostro insediamento ci siamo occupati, insieme al sindaco, di recuperare la funzionalità dei padiglioni principali. Strutture che, durante l’anno, ospitano diverse manifestazioni“.

La futura gestione dell’impianto: si cercano partners

Fatto reso possibile da una partnership operativa fra Comune di Palermo e Regione Siciliana. “C’è una forte sinergia – racconta l’esponente della DC -. Stiamo lavorando per riqualificare il padiglione 20, il quale sarà destinato ad essere un centro congressi. Inoltre, destineremo ulteriori risorse per la riqualificazione dell’intero polo“. La testa però è al futuro. Ovvero, alla riqualificazione delle strutture della Fiera del Mediterraneo. Senza, ogni sviluppo commerciale e logistico si rivelerebbe francamente impossibile.

Giuliano Forzinetti

Il tema riguarda soprattutto la futura gestione dell’impianto. Si tratta comunque di uno spazio di grosse proporzioni. Chi sarà ad amministrare l’impianto? Difficile immaginare un accentramento in mano al pubblico, soprattutto in una condizione di perpetua carenza di personale all’interno della pubblica amministrazione. E allora potrebbe tornare di moda un tema già visto per alcune società Partecipate del Comune di Palermo, ovvero il partenariato pubblico-privato. “Il tema della gestione è significativo. Siamo alla ricerca di un partner istituzionale forte con cui condividere la gestione di un polo produttivo importante, il quale era e potrà tornare ad essere un polo produttivo importante. Un indotto economico per la nostra città“.

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