Si aspettava solo l’ufficialità che non si è fatta attendere. Il senatore forzista Antonio D’Alì si candiderà a sindaco di Trapani. La notizia è stata annunciata attraverso un breve comunicato stampa diffuso da Forza Italia nel quale si legge che “cresce la spinta e l’entusiasmo intorno alla candidatura a sindaco di Trapani del senatore Antonio D’Alì, coordinatore provinciale del partito”.
Lo stesso parlamentare nazionale trapanese ha annunciato l’avvio dei lavori per la redazione del programma e la definizione del quadro politico di riferimento. “A partire dalla prossima settimana – continua il comunicato – D’Alì presiederà personalmente una serie di incontri che saranno avviati per consentire un ampio coinvolgimento della cittadinanza”.
D’Alì è stato presidente della Provincia di Trapani e anche Sottosegretario di Stato del Ministero dell’ Interno del secondo e terzo governo Berlusconi ; nasce da una famiglia trapanese agiata, proprietaria anche della Banca Sicula. Passando dal Pdl, D’Alì si è poi accasato a fine 2013 al Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano; esperienza durata poco meno di un anno perché nell’ottobre successivo ritorna in Forza Italia.
Le vicende giudiziarie di D’Alì riportano ad un indagine sulla sua persona per concorso esterno in associazione mafiosa per cui la procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio. Nel maggio 2012 viene deciso il processo con rito abbreviato. D’Alì ha, comunque, sempre smentito ogni suo coinvolgimento.
La vicenda si sposta all’anno successivo: nel giugno 2013 i pm chiedono la condanna di D’Alì a 7 anni e 4 mesi mentre a settembre il Gup di Palermo Gianluca Francolini assolve D’Alì per i fatti successivi al 1994 e ha dichiarato la prescrizione per quelli precedenti; la stessa assoluzione l’avrà tre anni più tardi (lo scorso 23 settembre) da parte della Corte d’Appello di Palermo.