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La polemica

Il silenzio-assenso sui manager della sanità: botta e risposta tra Abbate e Lombardo

venerdì 15 Marzo 2024

Il silenzio-assenso sulle nomine dei manager della sanità siciliana (che formalmente si formerà il 17 marzo) ha messo messo in moto polemiche tra la maggioranza e le opposizioni, in particolare con il gruppo di Cateno De Luca.

La commissione Affari istituzionali dell’Ars doveva esprimere il parere sui nomi dei direttori generali di Asp e aziende ospedaliere siciliane, ma al momento della votazione nell’ufficio era presente solo il presidente della commissione, Ignazio Abbate: assenti i sette della maggioranza e i sei dell’opposizione. Dunque, ne ha preso atto e ha sciolto la commissione, che non sarà più riconvocata. A spiegare l’accaduto è stato lo stesso Abbate (CLICCA QUI).

Sulla vicenda si è infatti espresso Pippo Lombardo, deputato regionale di Sud chiama Nord, il quale afferma che la seduta di ieri in I commissione si è svolta in maniera differente.

“Non ha sospeso i lavori , anzi ha forzato il regolamento, che prevede che a richiedere il numero legale siano almeno due deputati , e dalla bozza di verbale invece è stato solo Intravaia, che addirittura ha detto fuori dalla sala commissione che nemmeno l’ha chiesto. Quindi Abbate ha fatto cadere il numero legale, nonostante noi gli abbiamo detto nella chat della commissione che eravamo fuori e stavamo entrando. Dopodiché riconvoca alle 12.45 perché il clima si era fatto rovente e per calmare gli animi ha riconvocato alle 12.45, perché ha capito che doveva riconvocare e così ci ha fatto parlare per poter almeno mettere a verbale la nostra posizione contraria ai pareri per il vizio a monte della posizione di conflitto di interesse di Iacolino e tutto il resto”.

Ma non finisce qui. Il parlamentare della Dc infatti precisa e difende il suo operato: “Questa pseudo precisazione dell’onorevole Lombardo fa capire che si trova in difficoltà di fronte al suo partito, per giustificare la sua assenza nei due momenti di voto alla ratifica. Non c’è stata nessuna forzatura. La verità è che Lombardo è stato assente la prima volta e l’ultima volta, non ha partecipato per dare il voto contrario ai direttori generali. La commissione è stata convocata due volte: la prima alle 11:30 e fino alle 11:44 non c’era nessuno dell’opposizione e poi la seconda alle 13:45, per dare l’ulteriore opportunità alla minoranza di esprimersi, dato che la stessa non si era presentata in prima convocazione. La cosa più importante – sottolinea Abbate – è che per votare è necessaria la presenza di 7 componenti, quindi constata l’assenza non si poteva continuare. Non solo, l’iter è stato perfetto. Ci sono state due opportunità per dimostrare il proprio voto contrario, il deputato Lombardo non c’era. Sarebbe stata una forzatura solo con un messaggio aspettare chi non arrivava mai. Chiusa la partita”.

Insomma, secondo Abbate, i componenti hanno fatto le proprie valutazioni in libertà e alla fine non c’è stato il voto.

 

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