E’ già stato ribattezzato “fondo markette” il generoso contributo previsto dall’art. 195 della manovra economica esaminata ieri dal Consiglio dei ministri. Si tratta di circa 1 miliardo e 200 milioni (800 milioni per il 2021, 400 milioni per il 2022), destinati a finanziare le iniziative dei singoli parlamentari, senza il rischio di vedersele bocciate dalla Ragioneria dello Stato perché prive di copertura finanziaria. Una spesa che equivale al 50 per cento del costo di Camera e Senato. Insomma, una distribuzione a pioggia di soldi pubblici sulla quale è calato il silenzio più assoluto.
Né dai partiti dell’opposizione né dai partiti della maggioranza si è levata una sola voce di protesta. L’opposizione, probabilmente, aspetta il momento più opportuno per fare scoppiare il caso. Inquieta invece il silenzio di Leu, Pd e M5s che non hanno battuto ciglio quando hanno avuto la possibilità di leggere la bozza della manovra. E’ sconcertante che si trovino i soldi per soddisfare gli appetiti di deputati e senatori, mentre al mondo della ricerca scientifica i finanziamenti sono lesinati.
Facile fare i Robin Hood a parole, mentre nei fatti si ruba ai deboli per favorire i potenti. Dove sono finiti i principi di solidarietà che dovrebbero essere alla base dell’ispirazione politica di Pd e Leu? Il Movimento 5 stelle che fine ha fatto? Le lotte interne, ancora di più che le difficoltà di governare, hanno definitivamente mandato al macero tutte le invettive contro la casta, essendosi trasformati in casta essi stessi.
Ogni tanto mi chiedo: se Dante Alighieri dovesse scrivere una Divina Commedia 2.0, in quale girone metterebbe questi novelli bugiardi? Boh! Finché siete ancora in tempo cancellate questo articolo della manovra economica per non aggravare la vostra pena eterna. Perché ormai l’Inferno non ve lo toglie nessuno.