Superata la rottura con Forza Italia, dopo l’autosospensione dal partito azzurro, Edy Bandiera – in corsa per la carica a sindaco di Siracusa – si concentra sul programma. Mare e turismo sono le risorse per rilanciare la città, sfruttando al meglio i fondi di Bruxelles.
Bandiera ha un sogno. “Voglio lasciare un’eredità materiale alla città: la riqualificazione e fruizione del tratto di mare all’interno del porto grande di Siracusa, chiamato La Playa, che va restituita alla cittadinanza. All’interno c’è una spiaggia abbandonata e circondata dai rifiuti. Intendo trasformarla e renderla in armonia con l’ambiente. Siracusa deve riappropriarsi di questo luogo splendido”.
“Non ho condiviso la scelta del centrodestra, non per la persona, ma perché è stato bypassato il criterio del merito. Adesso voglio concentrarmi sulla città. La mia candidatura è diversa e strutturata per il mio bagaglio di esperienza, in consiglio comunale prima, da deputato all’Ars e assessore regionale dopo. Percorso che mi ha fatto acquisire una preparazione a livello regionale, romano, fino a Bruxelles. Il tutto in un momento in cui sta partendo la programmazione comunitaria 2021-2028, quindi parliamo di flussi finanziari di centinaia di milioni di euro che potrebbe intercettare la città di Siracusa, avendo come sindaco una persona che ha già gestito fondi comunitari e che ha rapporti importanti nelle sedi che contano. Il mio obiettivo è cambiare il volto di Siracusa”.
E c’è di più. L’ex deputato di Sala d’Ercole vuole rilanciare da subito l’attenzione alle periferie, guardando prioritariamente all’ex frazione di Cassibile e Belvedere, e anche la zona di Tivoli. Poi, occorrono una serie di attività “volte alla valorizzazione della zona balneare di Siracusa, a beneficio dei residenti e di quelli che andranno ad abitarci, e per la ricettività turistica. In costante raccordo- mediante tavolo appositamente istituito – con tutti gli operatori del sistema turistico siracusano, lavoreremo ad una politica di eventi culturali, congressuali, di intrattenimento, avendo attenzione alla diocesi e dialogando con le istituzioni religiose, al fine preminente di destagionalizzare l’offerta turistica. E sulla tassa di soggiorno, si tratta di una tassa di scopo che deve essere impiegata per le politiche del turismo, in raccordo con gli operatori del settore. Terzo punto riqualificazione degli ingressi cittadini- sud, centro e nord – e della zona che riguarda la stazione di Siracusa. Contestualmente un piano straordinario di manutenzione e rifacimento del manto stradale, a partire dalla buche”.