Perdersi e ritrovarsi in una natura potente e presente, per riconnettersi con essa e le divinità.
Al Parco archeologico di Segesta parte il progetto “ELYMA”,. Non una semplice installazione di Land Art, ma un’esperienza profonda dove immergersi nella natura. Il concept ruota attorno la Chakana, croce andina simbolo della vita e dell’armonia cosmica da cui parte tutto.
All’interno del parco, difatti, le installazioni vegetali e sculture sonore dell’artista Gandolfo Gabriele David, partono da questa croce andina che accoglie i visitatori e gli indica i percorsi da scoprire. Uno di questi conduce al cuore del Tempio dorico, uno dei pochi monumenti che si conservano perfettamente integri dall’antichità che, da oggi, 7 luglio, dopo 22 anni, è possibile accedere anche alla cella (“naós”), ossia la stanza della divinità.
Nell’Antiquarium, inoltre, da pochissimi giorni, è possibile godere di un nuovo prezioso ritrovamento, oltre ad altri reperti. Un altare di epoca ellenistica tornato alla luce dopo secoli da pochi centimetri di terra e dalla vegetazione.
“ELYMA”
“Elyma, è un progetto che esprime profonda simbiosi con la storia, con la natura di Segesta e con tutti i siti culturali collegati. Le installazioni di Gandolfo Gabriele David leggono l’apice del ciclo vegetativo di cessazione, la semina del frumento, richiamando il segreto dell’eterno ritorno e propongono, con la poesia dell’arte, la sovrapposizione di rinascita e morte nelle geometrie dell’universo”, spiega Luigi Biondo, direttore del Parco archeologico e co-curatore del progetto con Lori Adragna.
“Volevo che queste installazioni vegetali attivassero uno sguardo di conoscenza e di integrazione alla natura”, aggiunge l’artista Gandolfo Gabriele David.
“L’idea è quella di ribaltare il rapporto uomo natura, poiché noi siamo parte integrante di essa – prosegue –. Il progetto spinge a vivere un rapporto più intenso con essa, non basandosi sulla dominazione, ma sul costruire insieme. Il grano è al centro di tutto questo proprio perché, in questi luoghi vi era il culto e la coltivazione.”
Il futuro
La mostra, organizzata da Mondomostre, sarà visitabile fino al 19 maggio 2024. Gli scavi continueranno a riportare alla luce resti sempre diversi, che aggiungono nuove prospettive e chiavi di lettura a un sito dove sono stratificate molteplici civiltà. Partiranno, inoltre, laboratori, incontri e percorsi per far riscoprire il parco, le loro bellezze e riconoscere la sacralità del luogo.
Il Tempio di Segesta è inserito nel Kfestival, una rassegna declinata su luoghi diversi, colmi di storia che ha come protagonisti interessanti autori della narrativa italiana e le nuove leve cantautorale. Il 21 e 22 luglio arrivano al parco Sandro Veronesi, Stefania Auci, Romana Petri, Viola Ardone, Beatrice Monroy, Nadia Terranova e Annalisa De Simone. Il 23 luglio Vasco Brondi si esibirà in un concerto gratuito.
ELYMA è inserita nel Segesta Teatro Festival e fa parte della IV edizione di Neonorte, festival promosso dall’artista cilena Tere Chad, incentrato quest’anno sul simbolo della Chakana partirà a settembre.