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“Un’infrastruttura strategica. Ho trovato un’eccellenza da tutti i punti di vista, dalla programmazione alla realizzazione , ai percorsi di legalità. La portualità è uno strumento fondamentale per lo sviluppo e la creazione di nuove opportunità di lavoro”. A dirlo, il Viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Teresa Bellanova, a margine di una visita istituzionale al Porto di Palermo.
Un tour di due giorni, partito oggi dal capoluogo siciliano e che si concluderà domani nel trapanese. Prima tappa, lo stabilimento Fincantieri. Accompagnata dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti, il viceministro ha visitato il bacino di carenaggio da 150.000 tonnellate che permetterà al sito siciliano, di affermarsi come uno degli snodi più importanti del Mediterraneo.
“L’attività cantieristica nel nostro porto è assolutamente attiva, dice Pasqualino Monti che continua: “Abbiamo circa 400 milioni di cantieri in corso di costruzione. Alcuni di questi sono già collaudati quindi si tratta di opere già concluse. Siamo nella fase cruciale di costruzione del porto del futuro che traguarda i prossimi venti anni in maniera diversa rispetto al passato. Parliamo di infrastrutture efficienti, sostenibili e in linea con i temi messo sul tavolo dal governo nazionale. Tutto questo fa parte di un asset industriale fondamentale. Il porto di Palermo e gli altri porti che fanno parte del nostro network si stanno rigenerando per vincere le prossime sfide.
Altro tema caldo, la realizzazione del nuovo Waterfront. “Abbiamo appaltato 25 milioni e mezzo per i lavori di riqualificazione del molo trapezoidale al Porto di Palermo a un raggruppamento temporaneo di imprese: Conscoop di Forlì e Open Srl di Santa Venerina, in provincia di Catania. I lavori dureranno circa 12 mesi e si avranno 12mila metri quadrati nuove costruzioni. Nel processo di riqualificazione del fronte a mare portuale-urbano, l’area subirà significative modifiche che miglioreranno l’offerta di servizi per i crocieristi e per la collettività. Il progetto servirà a dare continuità alla passeggiata sulla Cala, estendendola sino alla parte terminale del molo Trapezoidale e al Parco archeologico. Ma servirà anche a liberare le aree del Castello a Mare. Inoltre, saranno generati spazi per il business legato anche al made in Sicily e, quindi, al prodotto enogastronomico siciliano con tutte le sue eccellenze.
Capitolo cruciale, il turismo e la centralità del Mediterraneo. “Chiudiamo accordi con i grandi armatori per questo sappiamo che ci sarà un numero di passeggeri importanti, circa un milione di passeggeri in un anno. Quello che sta accadendo oggi nel canale di Suez, mette un faro sull’importanza delle infrastrutture nel Mediterraneo. Mi aspetto un segnale da parte del governo in termini di Mezzogiorno in quanto la prima porta d’ingresso per i traffici commerciali. La Sicilia è l’avamposto e rivestirà un ruolo importante, sia come interfaccia con i paesi del Nord Africa, sia come collettore di traffici est-ovest, ovest-est. Per il futuro mi aspetto che questa dimensione sia compresa a livello nazionale e soprattutto al livello europeo”