Una sala gremita, quella del cineteatro Politeama di Caltagirone, per l’incontro “Immaginare o Progettare? L’urgenza del futuro”, dialogo pubblico con l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, sulle orme del pensiero sturziano, organizzato dall’associazione CIVES e dai Centri Studi Cammarata e Fanales.
L’evento, iniziato con i saluti di S.E. Mons. Calogero Peri e del sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, è stato presentato da don Massimo Naro e moderato dal direttore del quotidiano “La Sicilia” Antonello Piraneo, affiancato al centro del parco dal professor Prodi e dal Co-Presidente di CIVES Luca Giarmanà.
Presenti, nella platea, molteplici esponenti delle istituzioni d’area Dem tra cui l’ex ministro degli Interni e sindaco di Catania Enzo Bianco, l’ex sottosegretario alla Giustizia e deputato Giuseppe Berretta, i deputati regionali Giovanni Burtone, Ersilia Saverino e Nuccio Di Paola, il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, il parlamentare ed ex ministro per il Sud e la coesione territoriale Peppe Provenzano e il segretario generale della CGIL Sicilia Alfio Mannino.
Tanti i temi affrontati durante l’incontro, tra i più ricorrenti quello dell’Europa, delle sfide globali, del mezzogiorno, e soprattutto dei giovani.
“Come possono i ragazzi affezionarsi ad un’Europa fatta di compromessi? Bisogna proiettare l’Europa verso il futuro altrimenti non sarà mai attrattiva “, tuona Prodi, aggiungendo che “ciò non potrà mai avvenire se la disunità continuerà a prevalere sull’unità“.
Un’ Europa bloccata dal quel “diritto di veto” che di continuo viene fatto valere, dall’Ungheria in particolar modo, per stoppare qualsiasi tipo di decisione. “Perché non proponiamo un referendum europeo per eliminarlo” l’idea di Prodi che trova nel pubblico grande consenso.
Sul mediterraneo Prodi rivendica la centralità della Sicilia, auspicando nella nascita di “un hub del sapere del Mediterraneo con il coinvolgimento di un potenziale di 500 mila ragazzi che sappiano parlare con un unico linguaggio che metta il Mediterraneo in primo piano“.
Infine, il tema dei giovani, con le domande rivolte al professore, oltreché da Giarmanà, da tre giovanissimi membri di CIVES , Mariachiara Regolo, Alessandro Biuso e Sofia Caristia che hanno posto l’attenzione sulla scarsa considerazione della politica nei confronti delle nuove generazioni, spingendosi ad analizzare temi spinosi come quelli inerenti le aree interne, la crisi della democrazia e quella dei partiti.
Un pomeriggio “illuminante”, a detta di molti, che ha lasciato nei presenti certamente vari spunti di riflessione.