Dopo il susseguirsi di roghi, per lo più appiccati da piromani, che hanno devastato un’ampia parte del territorio del capoluogo nelle recenti settimane, a Messina si avvia adesso la conta dei danni provocati dal propagarsi delle fiamme.
L’assessore alla Protezione Civile, Sebastiano Pino e l’assessore alla Difesa del Suolo, Sergio De Cola, con il supporto dell’Ordine dei geologi, hanno predisposto dei rilievi nelle zone a maggior rischio idrogeologico.
“Le aree interessate dalle maggiori criticità dal punto di vista idrogeologico – evidenziano Pino e De Cola – saranno oggetto di programmazione di interventi mirati di tipo idraulico-forestale, volti alla protezione, prevenzione e mitigazione del dissesto. Le attività poste in essere hanno intanto consentito la perimetrazione delle superfici percorse dal fuoco. Abbiamo riservato maggior riguardo ai territori interferenti con i sistemi idrografici e con le aree urbanizzate“.
“L’obiettivo principale – continuano Pino e De Cola – è quello di mappare le aree più significative e gli effetti derivanti dagli incendi sul patrimonio urbano-boschivo e sulle colture agricole.Questo tipo di rilievi consente di poter realizzare una prima stima realista dei danni provocati dagli incendi a Messina. La finalità essenziale da centrare negli ambiti della Protezione Civile e Difesa del Suolo, riguarda la prevenzione da attuare in materia di rischio idrogeologico e potrà essere conseguito, in un secondo momento, attraverso l’individuazione puntuale delle zone più critiche“.