Approda dinanzi al gup l’indagine nei confronti di Benedetto Adamo comandante del distaccamento di Erice del Corpo Forestale, accusato di aver appiccato incendi in zone boschive, di truffa e peculato. L’episodio risale al 13 giugno 2015 quando il versante sud della montagna di Erice (Trapani) andò a fuoco mettendo in pericolo edifici ed aree protette; un incendio che devasta circa 400 ettari di macchia mediterranea.
Secondo le indagini Adamo non si sarebbe trovato sul posto di lavoro e avrebbe, una volta a conoscenza del disastro, ritardato a chiamare gli aiuti necessari. Oltre al reato di incendio boschivo l’Adamo deve rispondere anche di quello di truffa avendo dichiarato il falso, di essere stato retribuito come se fosse stato sul posto di lavoro mentre invece si trovava altrove. Oltre a questi due reati, gravi, Adamo deve rispondere anche di peculato per “uso improprio del mezzo e del relativo carburante..”.
L’indagato aveva chiesto il patteggiamento che prevedeva una pena finale a due anni di reclusione, subordinata al versamento di € 6000 al Corpo Forestale come risarcimento per il reato di peculato. Il giudice per l’udienza preliminare Caterina Brignone, ha però rigettato l’istanza non ritenendola ammissibile, rinviando per la prosecuzione e per altre scelte difensive all’udienza del 6 marzo 2017.Nel processo decidono di costituirsi parte civile le associazioni Codici Onlus, Codici Sicilia, rappresentati dagli avvocati Mario Campione e Vincenzo Maltese, e Codici Ambiente, rappresentato dall’avvocato Patrizia Pagliarello mentre la Regione siciliana ha deciso di non costituirsi.