Il sindaco di Ribera (AG) Matteo Ruvolo ha proclamato il lutto cittadino per il giorno (al momento non ancora fissato) dei funerali di Walid e Zina Moussa, i coniugi tunisini morti ieri mattina nello schianto avvenuto sulla Sciacca-Palermo, all’altezza del bivio per Giacalone, che ha causato anche la morte del palermitano Riccardo Pardi.
Sono tuttora ag, rispettivamente di 4, 6 e 8 anni.
Walid Moussa lavorava in una cooperativa agricola del luogo, che si occupa di confezionamento delle arance.
Restano critiche le condizioni dei tre bambini
Le condizioni dei 3 piccoli pazienti arrivati ieri in codice rosso a seguito del gravissimo incidente avvenuto sulla scorrimento veloce Palermo-Sciacca permangono critiche e la prognosi è riservata.
Particolare apprensione desta il fratellino più grande che, a seguito delle gravi emorragie cerebrali, ha già subito un delicato intervento neurochirurgico d’urgenza.
Anche il secondo bambino presenta fratture cranio-faciali e diverse altre lesioni ed è stato effettuato l’intervento chirurgico di riduzione di una frattura femorale esposta presso le sale operatorie dell’ospedale dei bambini dal nostro ortopedico pediatra.
Il bambino più piccolo, anche egli intubato e sedato, si trova come i fratellini ricoverato in Terapia Intensiva Pediatrica del Di Cristina, seguito costantemente dal personale medico e paramedico e ha ricevuto la visita dei parenti.
“Abbiamo lavorato come una grande equipe, tutti quanti hanno dato il meglio e si sono prodigati, il tutto con il massimo ordine e professionalità e ognuno con le proprie competenze“, afferma una pediatra che lavora in pronto soccorso pediatrico da oltre 15 anni. “Tutti gli operatori hanno mostrato una professionalità e generosità esemplari prodigandosi in una situazione di emergenza eccezionale”, dichiara il direttore sanitario dell’Arnas Civico-Di Cristina Domenico Cipolla.
“È importante, al contempo, trasmettere alla Città questa sensazione di orgoglio professionale e di coordinamento multispecialistico vissuti in questa gravissima emergenza”, aggiunge.
“Dal punto di vista organizzativo è stata quasi come una procedura di stress test o risposta a maxiemergenza di una struttura sanitaria pediatrica: 3 codici rossi contemporanei di bambini piccoli politraumatizzati hanno avuto una gestione coordinata ed efficace in un Ospedale pediatrico che dimostra di saper rispondere in maniera multidisciplinare alle esigenze di salute della area metropolitana e siciliana”, sottolinea il direttore generale, Walter Messina.