I dati rilevati nell’Isola nei primi dieci mesi del 2024 fanno registrare un lieve aumento del fenomeno infortunistico, in particolare parliamo di +2,4%, da 21.652 a 22.166, aumento superiore a quello nazionale pari allo 0,4%. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 71, questo è un dato in aumento del 24,5% rispetto a quello dello stesso periodo del 2023 (pari a 57).
Sono questi i dati dell’Inail, presentati oggi a Palermo a Palazzo dei Normanni, da Giovanni Asaro, direttore regionale dell’Inail Sicilia, nel corso della presentazione del rapporto regionale. L’incremento maggiore riguarda il settore costruzioni, ha spiegato Asaro, questo perché si tratta di un settore che ha ‘sùbito’ lo strascico maggiore del bonus facciata e del bonus edilizio.
Numeri che non lasciano ben sperare. L’Inail non solo sostiene gli interventi per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, ma mira a realizzare dei progetti che portino ad una maggiore sicurezza. Ha istituito, infatti, un protocollo d’intesa con la Regione Siciliana per la promozione proprio la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro mediante lo sviluppo di interventi congiunti. Una collaborazione con l’assessorato alla Famiglia per informare, formare e avviare nuove pratiche e progettualità diretta proprio per cercare di prevenire questa situazione drammatica. Questa assieme ad altre iniziative e fondi che aiutano a migliorare l’andamento infortunistico negativo registrato.
Il maggior numero di eventi infortunistici si registra nel settore sanità e assistenza sociale, 1989 casi denunciati al 31 ottobre.
A fronte di tutto questo, quest’anno l’Inail è riuscita a realizzare un’iniziativa che ha portato a livello regionale il simulatore per gli spazi confinati, che ha consentito di realizzare una formazione e un’addestramento dei lavoratori. Iniziativa realizzata su Catania, Messina e Palermo, riuscendo così a formare circa 300 lavoratori.
“Abbiamo realizzato questo progetto in modo concreto, anche grazie ai Vigili del Fuoco e altre associazioni di categoria che ci hanno dato questa possibilità“- dichiara Asaro – “al tempo stesso si affianca l’attività che portiamo avanti con il sostegno delle aziende con i bandi di finanziamento che noi stessi eroghiamo“.
Come il bando Isi 2023, che si è impegnato a garantire per quelle aziende che sostengono il miglioramento la sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro. Una serie di interventi che “abbiamo individuato essere prioritari rispetto ad altri“, adozioni di sistemi di gestione di sicurezza, acquisto di macchinari innovativi, di trattori, investimenti per l’aiuto dei giovani agricoltori. Un finanziamento che prevede di avere un sostegno del 65% a fondo perduto.
Il portafoglio gestionale ammonta a 418 milioni di euro accertati (di cui 355 già incassati) nella gestione dei premi assicurativi. La spesa sostenuta dall’Istituto nell’Isola nel 2023 per la gestione degli infortuni sul lavoro si attesta sui 32,2 milioni di euro, spesa che raggiunge i 342,7 milioni di euro nella gestione delle rendite vitalizie.
L’andamento degli infortuni in itinere, invece, si caratterizza in Sicilia per un aumento del 15%, da 3.475 registrati da gennaio ad ottobre del 2023 a ben 4000 eventi denunciati al 31 ottobre 2024, superiore di oltre 10 punti percentuali all’incremento nazionale, pari al 5% (da 77.525 a 81.432). “Gli infortuni in itinere – ha detto il direttore regionale – da questo derivano anche le politiche che possiamo mettere in campo in relazione alla sicurezza sulla strada, con interventi sulla viabilità e i mezzi di trasporto, relativi anche ai controlli su alcol test e tossicità“.
Infortuni in itinere e infortuni stradali infatti sono da attenzionare maggiormente, il 20% avviene al di fuori delle aziende, un dato che ci fa riflettere sulle iniziative che bisogna adottare, in particolar modo sui mezzi di trasporto e le condizioni dei lavoratori che si accingono a guidare un mezzo di lavoro. Un elemento questo che induce a incrementare gli infortuni mortali.