Termini Imerese, Priolo ed Etna Valley. Questi sono alcuni dei fascicoli dei quali hanno parlato questa mattina il ministro del made in Italy Adolfo Urso e il governatore Renato Schifani. Il confronto, durato circa mezzora, è avvenuto a margine dell’evento, promosso dal Mimit, relativo al ruolo della Sicilia del Mediterraneo nell’ambito dell’innovazione tecnologica.
“In questo meeting abbiamo messo Palermo e la Sicilia al centro della connettività e il Sud – ha dichiarato il ministro Urso ai microfoni dei giornalisti -. Il traffico di informazioni passa da qui. E’ una terra fondamentale per lo sviluppo e la sicurezza del nostro Continente. Noi crediamo che la Sicilia possa essere l’hub delle tecnologie abilitanti. Per questo abbiamo investito nella micro-elettronica. Catania, con l’Etna Valley, diventerà il centro di produzione dell’Europa“.
Il futuro di Termini Imerese
Fra i principali temi affrontati dal ministro e dal presidente della Regione c’è il futuro del polo industriale di Termini Imerese. “Mi sono incontrato con il presidente Renato Schifani, con il quale si è sviluppata una piena e reciproca collaborazione da inizio legislatura – ha sottolineato il titolare del dicastero -. I frutti si vedono. Abbiamo fatto il punto su alcuni dossier di politica industriale. Fra pochi giorni saremo a Termini Imerese per presentare il piano di sviluppo dell’hub produttivo che nasce sulle ceneri di quello che era il grande stabilimento automobilistico. Sarà il simbolo delle politiche industriali di questo paese“.
Il ruolo nel green dell’Etna Valley
Un passaggio chiave ha interessato le future prospettive tecnologiche dell’Etna Valley. “Abbiamo parlato della tecnologia green dell’Etna Valley – ha evidenziato Urso -. Progetti che consentiranno alla Sicilia di essere all’avanguardia della produzione delle tecnologie necessarie ad affrontare la duplice transizione digitale ed ambientale“.
Priolo e la vertenza Versalis
Il ministro Urso ha poi dedicato un focus sulle prospettive relative al polo industriale di Priolo e al triangolo economico con Ragusa e Siracusa. “Abbiamo fatto il punto sul polo industriale di Priolo, anche in riferimento della riconversione industriale di Versalis. Fatto necessario per passare nella nuova fase dell’economia ambientale. E’ una scommessa sul futuro. Proprio in quel polo dobbiamo puntare sulla produzione sostenibile. Le bio-raffinerie sono un asset per il futuro“.
Un’evoluzione green che dovrebbe rappresentare, nelle idee del Ministero, una sorta di copertura per tutti i dipendenti di Versalis. “Siamo a garanzia di tutti i lavoratori. Sia a Brindisi che nel polo di Priolo pensiamo che ci siano possibilità di ulteriori sviluppi. Comunque sia, è una necessità passare da una produzione fuori mercato a una sostenibile nel tempo che ci permetta di sviluppare quell’economia circolare auspicata dall’Europa“.
L’intervento del ministro ha riguardato anche alcune strutture accessorie chiave per il territorio sud-orientale, come ad esempio depuratore di Priolo. “Ne abbiamo parlato. Sappiamo quanto importante esso sia per il polo industriale e per le città che gravitano attorno a quella struttura. Dobbiamo coordinare tutte le istituzioni affinché si trovino le soluzioni“.
Il futuro dei lavoratori Almaviva
Riferimento, infatti, alla vertenza dei lavoratori Almaviva. “E’ stata prorogata la cassa integrazione fino a giugno. E’ stata data una soluzione a una parte significativa ai dipendenti di Almaviva. C’è l’impegno della Regione e del Governo Nazionale per dare una soluzione al resto dei lavoratori. Tutti i casi sono sempre attenzionati con la dovuta perseveranza“.