Un viaggio alla scoperta dei nostri parchi archeologici e dei nostri musei, tra storia, cultura e identità dei territori culturali: questo e tanto altro è “Invito in Sicilia. Le meraviglie di casa nostra”. Il nuovo format video de ilSicilia.it, composto da 10 puntate, è presentato da Giuseppe Santostefano, in collaborazione con la Regione Siciliana e l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
In questa seconda puntata ci spostiamo nel messinese per accendere i riflettori su una vera e propria terrazza naturale a picco sul mare che lascia, ed ha lasciato, a bocca aperta milioni di visitatori da tutto il mondo: Taormina.
Prima tappa è il Castello. “E’ chiamato castrum inferior di Taormina. Più in là c’è Castelmola, dove sorge un altro Castello di cui oggi rimangono solo le rovine, ed è detto castrum superius“. Ha spiegato il gestore del Castello di Taormina, Maurizio Scaglione.
“Il Castello ha una caratteristica fondamentale. E’ possibile ammirare 4 panorami, 4 viste uniche dall’alto: l’Etna e le sue spettacolari eruzioni, la Calabria, il castrum superiore, dove c’è Castelmola e Taormina. Il Castello – prosegue – è molto grande e risulta il più inespugnabile tra quelli esistenti: mai nessuno è riuscito a vincere contro questa fortificazione. Il Castello – conclude – è dei taorminesi, dei siciliani, degli italiani e di tutti i turisti che verranno“.
Ci siamo poi spostati al Parco Archeologico di Naxos e Taormina. “Il Parco nasce nel 2007 solo con il Parco di Naxos, poi si sono aggiunti il Teatro di Taormina, gli altri monumenti della città e gli altri beni della Regione Siciliana“, dice la direttrice del Parco, Gabriella Tigano.
“La storia del Teatro – continua Tigano – attraversa i secoli: un tempio dello spettacolo, che continua ancora oggi con tutte le attività che si svolgono nel periodo estivo. Nasce con i greci nel terzo secolo avanti cristo. Della fase greca resta ben poco perché viene restaurato dai romani che ad un certo punto lo trasformano in anfiteatro“.
Taormina e il Teatro sono il centro del turismo internazionale. Già tra il ‘700 e l’800 furono tra le mete preferite dei visitatori stranieri, come pittori e intellettuali. Un esempio abbastanza celebre è il soggiorno di Goethe che rimase ammaliato dal panorama.
“La nascita di Taormina deriva da Naxos e il suo nome ha origine dal Monte Tauro“. Ha spiegato Martine Fender, Presidente dell’Associazione Guide Turistiche di Taormina e della provincia di Messina. “Era abitata dai siculi. La loro presenza è testimoniata da una necropoli che abbiamo tra il monte Tauro e Castelmola. Dopo la distruzione di Naxos nasce questa cittadina dal nome di Taormina“.
Con Maria Grazie Vanaria, del Parco Archeologico Naxos e Taormina, abbiamo fatto un giro nel Museo Archeologico di Francavilla di Sicilia: “Il museo nasce nel 2020 e raccoglie i reperti che provengono dagli scavi di Francavilla di Sicilia, condotti nel lontano 1979, quando cominciò la ricerca archeologica. La ricerca, iniziò dopo uno scavo fortuito che mise in luce i resti di un santuario greco. Il centro riporta somiglianze e affinità culturali strettissime con Naxos“.
“La biblioteca comunale ha un patrimonio di circa 8 mila libri. Il palazzo, oltre al museo e alla biblioteca è visitabile nelle sue nobili stanze. Usciti dal palazzo abbiamo un percorso che conduce direttamente agli scavi archeologici del Parco di Naxos. Da lì si può continuare verso le Guglie dell’Alcantara e poi collegarci con il sentiero del Castello. Tutta quest’area di Palazzo Cagnone è una zona da visitare per le sue peculiarità naturalistiche, culturali, storico, artistico“. Così Gianfranco D’Aprile, Vicesindaco e Assessore alla Cultura e ai Beni Culturali di Francavilla di Sicilia.