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Nuovi reperti archeologici sono stati individuati in questi giorni nelle acque antistanti a Isola delle Femmine.
Nello specifico, nei fondali della riserva, sono stati individuati: un ceppo di ancora in piombo frammentato, di un’ancora in ferro e di un elemento circolare in ferro pertinente la dotazione di bordo di un’antica imbarcazione.
IL RITROVAMENTO
“I tre reperti sono stati individuati nel corso di alcune iniziative a carattere didattico che hanno impegnato la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana insieme a partner siciliani e nazionali”, spiega l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà.
“Le iniziative si sono svolte grazie alla collaborazione attiva della professoressa Giovanna Bucci in rappresentanza dell’Università di Padova e della CMAS Diving Center Italia, della professoressa Elisabetta Giustolisi dell’Istituto Statale Politecnico del Mare Duca degli Abruzzi di Catania, del Diving Saracen Center dei fratelli Scontrino, della ASD Jonica Diving School rappresentata da Orazio Motta e l’I.S.I.S. Politecnico del Mare di Catania”, prosegue.
“Continua l’impegno della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, diretta da Valeria Li Vigni, sul piano della formazione e della collaborazione con i Diving e le scuole – conclude l’assessore -. Un ambito, quello formativo, verso cui il Governo regionale è orientato ad incrementare l’impegno della SopMare, considerando quello dell’educazione al patrimonio archeologico e ambientale un obiettivo prioritario dell’amministrazione dei Beni Culturali.