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Nel periodo dall'1 al 15 ottobre

Ispezioni nei cantieri a Palermo: scoperti oltre il 20% dei lavoratori in nero

sabato 18 Ottobre 2025

Nell’ambito dei controlli predisposti nei primi quindici giorni del mese di ottobre dal Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Palermo, il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo ha effettuato, nel capoluogo siciliano e nella relativa provincia, numerosi accessi ispettivi finalizzati al controllo delle aziende operanti nel settore dell’edilizia, riscontrando, nella maggior parte dei casi, irregolarità di natura amministrativa e penale.

Nel periodo in esame (1-15 ottobre) su 16 attività ispettive avviate, infatti, sono state riscontrate violazioni riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro (mancata predisposizione del documento valutazione rischi o del piano operativo di sicurezza nei cantieri, mancata nomina del responsabile del servizio di protezione e prevenzione, mancata formazione e informazione dei lavoratori, mancata individuazione degli addetti alle emergenze antincendio e primo soccorso, omessa sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori  etc…).

Nel complesso, dai carabinieri del Nil si è provveduto a:

–       identificare 54 lavoratori di cui nr. 12 risultati sprovvisti di contratto di assunzione;

–       adottare 9 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 81/2008 nei confronti di altrettante aziende per aver impiegato personale in nero nella misura pari o superiore al 10% di quello effettivamente presente sul luogo di lavoro o per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;

–       comminare sanzioni amministrative pari a  53.400,00.

–       contestare ammende pari a € 68.867,45.

Dall’attività ispettiva posta in essere e dai relativi risultati, emerge che nello specifico settore, è ancora alta la percentuale dei lavoratori occupati “in nero” – circa 1/4 del personale identificato. Ciò si traduce non solo in una evidente elusione della normativa di settore con particolare riferimento alle omissioni retributive, contributive e assicurative, ma significa anche che i lavoratori irregolari, non essendo stati – per forza di cose – sottoposti a sorveglianza sanitaria e formati in materia di sicurezza, risultano “fragili” e maggiormente esposti ai rischi della precipua attività svolta in cantiere.

L’edilizia, pertanto, rimane un settore particolarmente sensibile e ancora parzialmente privo di quella “cultura del lavoro sicuro” sul quale bisogna inv

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