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Il comitato “Esistono i diritti” ha iniziato il nuovo anno con un presidio davanti all’istituto penitenziario dell’Ucciardone.
L’obiettivo è quello di ribadire la necessità e l’urgenza dell’istituzione della figura del garante, elemento super partes a tutela dei detenuti.
Nelle scorse settimane, il gruppo aveva manifestato davanti alla sede del comune di Palermo per chiedere, al consiglio comunale, l’approvazione del regolamento di tale figura.
All’iniziativa hanno aderito varie associazioni e movimenti. Fra questi, l’Osservatorio sulle carceri della Camera Penale, l’associazione dei Giuristi Siciliani, il movimento No Muos, Antigone e l’associazione METE onlus.
LE DICHIARAZIONI
“Abbiamo consegnato una lettera al Presidente del Consiglio comunale Orlando con la quale chiediamo di convocare con urgenza la conferenza dei capigruppo affinché venga messo all’ordine del giorno la discussione del regolamento per la sua approvazione. Palermo sia città pilota per tutte le città Siciliane”, ha dichiarato il presidente del comitato Gaetano D’amico.
Allo stesso modo, Il vice-presidente Alberto Mangano ha sottolineato la necessità della figura del garante. “Un atto come questo, che tutela diritti fondamentali della persona, non può essere oggetto di tatticismi d’aula o di interessi di partiti e debba vedere un voto di approvazione unanime“.
Sulla stessa linea si pone Pino Apprendi, membro del consiglio di presidenza. “Le carceri stanno vivendo un momento storico negativo, non solo per il sovraffollamento che rappresenta già un grave problema, ma per la mancanza di una visione generale del sistema carcerario”.
In altre parole, “diminuiscono i reati e aumentano, in maniera sproporzionata i detenuti. L’arra Metropolitana di Palermo ospita ben 4 carceri e circa 1800 fra uomini, donne e minori detenuti, per questo urge nominare il Garante“.