La votazione della Finanziaria entra nel vivo.
Dopo il via libera all’articolo 1 della Manovra, relativo agli incentivi a sostegno delle assunzioni a tempo indeterminato, si infittisce oggi il dibattito e non sono certamente da sottovalutare due episodi significativi nel corso della giornata di ieri che risuonano come dei familiari campanellini d’allarme. La maggioranza, infatti, è caduta due volte, sempre e ancora col voto segreto, durante l’esame degli emendamenti al ddl Bilancio, entrambi riguardanti il capitolo istruzione: uno a firma della pentastellata Roberta Schillaci sull’edilizia scolastica, l’altro avanzato dall’assessore al ramo Mimmo Turano sulle scuole private. Due momenti significativi che potrebbero ben presto ripetersi e mettere alla prova la coalizione di centrodestra (CLICCA QUI).
Intanto dalla maggioranza filtrano novità sugli ordinamentali, di cui una ventina sarebbero stati presentati dalle opposizioni. Accusati di gonfiare il testo della legge di Stabilità, circa una quarantina di ordinamentali saranno esclusi, compresi quelli avanzati dal leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca.
Dagnino: “Soddisfatto per lavoro sin qui svolto”
“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione dei primi tre articoli, che contengono alcune delle misure più caratterizzanti della Manovra“. Lo ha detto l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino incontrando giornalisti a margine dei lavori d’aula sulla Manovra. “Altre norme di grande impatto per l’economia regionale sono ancora da discutere confido che l’aula prosegua con il senso di responsabilità che l’ha sinora contraddistinta. La priorità assoluta è dotare la regione di una legge di stabilità completa di tutte le misure necessarie a imprimere ulteriore spinta all’economia dell’isola e a dare risposta alle tante istanze che provengono dal mondo del lavoro e dagli enti locali. La presidenza dell’Ars – ha concluso – sarà, come sempre, garante del dialogo“.
Riscritto e approvato l’articolo 3
Dopo oltre un’ora di pausa la seduta è ripartita, guidata dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
Il governo ha accolto alcune proposte e modifiche avanzate dai deputati sia di maggioranza e soprattutto tra le fila dell’opposizione. Rimandate alcune iniziative, come quella di allargare la platea, ma che, come annunciato dall’assessore Dagnino saranno valutate nell’imminente futuro, già a gennaio.
“Appoggeremo questa misura, ma abbiamo dei dubbi sulla rendicontabilità, sulla messa in campo ed su un’eventuale impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri“. Ha dichiarato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca, che ha aggiunto: “Speriamo che non siano solo norme spot senza riscontro pratico. Investiamo il governo di un’importante responsabilità“.
L’articolo 3 è stato così approvato. La seduta è stata sospesa e rinviata alle ore 16:40.
Approvato l’articolo 2, gli incentivi a sostegno delle assunzioni connesse a progetti di investimento iniziale
Accantonato l’articolo 3, per approfondimenti sugli emendamenti, si riparte dalla riscrittura dell’articolo 2, gli incentivi a sostegno delle assunzioni connesse a progetti di investimento iniziale, in coerenza con l’articolo 1 approvato ieri.
Accolte dal governo le proposte di modifica sul south working, si torna così un passo indietro. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca ha richiesto due precisazioni all’assessore Dagnino. Approvati i due emendamenti governativi, l’articolo 2 ha così ottenuto il disco verde.
La seduta è stata sospesa prima di ritornare sull’articolo 3.
I lavori ripartono dall’articolo 3, south working
La seduta, presieduta dal vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola, è ripartita dall’articolo 3, relativo al south working. Una misura fortemente sostenuta dal governo, già avanzata in occasione della manovra quater e bocciata con il voto segreto.
“E’ una misura che ha un’importanza centrale“. Così ha promosso la misura Fabrizio Ferrara, presidente della V Commissione Cultura, Formazione e Lavoro.
Un’apertura arriva dal Partito Democratico, con modifiche e miglioramenti su alcuni punti specifici, come il comma 6 sugli spazi collettivi.
Posizione più dura del Movimento 5 Stelle e in particolar modo quella di Stefania Campo: “E’ una misura spot. Tanti giovani lasciano la Sicilia. Bisogna creare lavoro e non stare con la speranza di un lavoro fuori svolgendolo a distanza. Sostiene l’occupazione, ma è una direzione politica che mi convince poco“.
Proposte di allargamento anche da alcuni esponenti della maggioranza, come il meloniano Salvatore Scuvera e il forzista Salvatore Tomarchio. Più critico il collega di FI Alessandro De Leo, che ha puntato il dito contro le opposizioni che avevano già bocciato l’intervento contenuto nell’ultima variazione di bilancio e sottolineato come “già in Commissione Attività Produttive avevamo evidenziato delle criticità. Ci sono molti interventi che vanno in questa direzione giusta. Sospendiamo e facciamo una sintesi“.
“E’ l’unico articolo che pensa ai giovani“. Ha dichiarato la deputata del M5S Roberta Schillaci, che invece proposto di migliorare la norma prevedendo il versamento del contributo direttamente ai giovani lavoratori e non alle aziende. Chiarimenti anche da parte del collega di partito Luigi Sunseri.
“Abbiamo ascoltato con interesse gli interventi e il governo è disponibile al dialogo e ad accogliere le proposte“. Così è intervenuto l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, che ha annunciato la presentazione della riscrittura dell’articolo 2, gli incentivi a sostegno delle assunzioni connesse a progetti di investimento iniziale, in coerenza con l’articolo 1 approvato ieri. Tra le modifiche: eliminato il riferimento relativo al decreto al presidente della Regione; la riproduzione dei casi relativi alla maggiorazione del 15%; modifiche tecniche; il comma 2 bis che circoscrivere i parametri per il calcolo del beneficio; in materia di violazioni e di sicurezza.




