Ieri la musica di Roy Paci e del suo quintetto jazz ha animato lo straordinario scenario del Cretto di Burri, a Gibellina, al tramonto. Il concerto era l’appuntamento d’apertura per la proiezione del film documentario “Sicily Jass – The world’s first man in jazz” di Michele Cinque che racconta la leggendaria vita di Nick La Rocca, che con la sua band nel 1917 ha inciso il primo disco di jazz della storia.
Il film è tornato in Sicilia dopo un tour nei festival internazionali del 2016, che ha coinvolto il New Orleans Film Festival, Il Victoria Film Festival in Canada, il Mimo Festival in Brasile e la recente presentazione al Calandra Institute di New York. Come Nick La Rocca, figlio di un emigrante siciliano originario di Salaparuta, è proprio dall’Isola infatti che provengono tante delle figure di spicco del jazz americano: Toni Scott, Lawrence Veca, Manuel e Leonce Mello, Lala, Lo Iacono, Schirò, Louis Prima, solo per citarne alcuni. Tutti nomi che ci ricordano l’apporto importante che i musicisti bianchi di origine siciliana hanno dato alla nascita del jazz, al di là dello stereotipo che nell’immaginario collettivo associa comunemente la relazione Sicilia-Stati Uniti alla mafia italo-americana, facendo invece emergere il contributo creativo della cultura siciliana a quella statunitense.
La Rocca, nato a New Orleans alla fine dell’800, con la sua Original Dixieland Jazz Band, nel 1917 incide Livery Stable Blues che vende più di un milione di copie nel giro di poche settimane, facendo dell’Original Dixieland Band la jazz band più pagata al mondo. I
loro brani da Tiger Rag a Clarinet Marmalade hanno influenzato i più grandi jazzisti di tutti i tempi, tra cui anche Louis Armstrong.
Il film sarà proiettato anche oggi, lunedì 24 Aprile, a Castellammare del Golfo – Teatro Apollo – Piazza Castello a partire dalle ore 10 con una masterclass per musicisti di banda musicale con Salvatore Bonafede; alle 18.30 proiezione del film e concerto Roy Paci e Salvatore Bonafede.