La Regione Siciliana annuncia l’intenzione di acquistare delle dosi di glucagone spray. Ad annunciarlo è il governatore Renato Schifani, il quale ha manifestato tale volontà in una lettera inviata al Ministero della Salute e all’Aifa. Come è noto, il farmaco salvavita per soggetti diabetici è finito fuori dalla lista dei principi attivi dotati di esenzione. Fatto che ha costretto migliaia di famiglie italiane a sborsare soldi per acquistare i flaconi monouso dal costo nominale di 84 euro.
Un vero salasso. Tanto che, nei giorni scorsi, un comitato di genitori siciliano aveva lanciato l’allarme sul tema ai microfoni de ilSicilia.it, annunciando la volontà di realizzare un sit-in sotto l’assessorato alla Salute di piazza Ottavio Ziino, a Palermo. Manifestazione che era stata calendarizzata per martedì 22 ottobre e alla quale si era affiancata anche una petizione online la quale ha raggiunto quasi 3000 firme. “Esprimo grande soddisfazione per la decisione presa dalla Regione Siciliana e ringrazio il governatore Renato Schifani per l’impegno preso“, ha dichiarato il consigliere comunale della Nuova DC Salvo Imperiale, promotore dell’iniziativa.
L’importanza del glucagone spray
Il glucagone è un ormone pancreatico, antagonista dell’insulina. In pratica, le due sostanze hanno funzionamenti opposti, come i due poli di un interruttore della luce. L’insulina stimola la conservazione degli zuccheri sotto forma di glicogeno (anabolismo) in organi e muscoli, mentre il glucagone ha l’effetto contrario, ovvero favorisce il rilascio degli zuccheri nel sangue (catabolismo). Un equilibrio chiave per il corpo umano, soprattutto per i soggetti diabetici che possono andare incontro a situazioni di ipoglicemia. Ed è in situazioni acute di questo tipo che il farmaco spray sopracitato viene usato, avendo un’azione rapida ed essendo di facile utilizzo. L’alternativa, oggi, è rappresentata da un’iniezione composta da un liquido che va miscelato ad una polvere che va dosato in base al peso.
La Regione Siciliana avvia procedure d’acquisto
Non proprio un meccanismo semplice da mettere in campo, soprattutto in situazioni concitate. Fatto che aveva spinto le famiglie a chiedere l’aiuto del Governo Regionale, così come avvenuto in altre Regioni d’Italia. Nella lettera inviata al Ministero della Salute e all’Aifa, “il presidente Schifani ricorda che sulla riclassificazione del farmaco dalla fascia “A” a quella “C” c’è attualmente in corso una procedura negoziale con l’Aifa, ma che, nell’attesa dell’esito, la Regione procederà autonomamente all’acquisto di limitati quantitativi di farmaco, anche attraverso il coinvolgimento della Centrale unica di committenza, da distribuire in via diretta a selezionate categorie di pazienti diabetici, al fine di evitare ingiustificate iniquità territoriali nell’accesso a questa terapia“.