La Sicilia diventa laboratorio nazionale di innovazione educativa. E al centro di questa svolta c’è Paola Daniela Virgilio, pedagogista, vicepresidente nazionale Anpe, già nota per le sue ricerche sulle competenze trasversali, oggi tra gli autorevoli relatori del X Seminario Invalsi, appena concluso a Roma. La sua ricerca/sperimentazione — sviluppata insieme alla dirigente dell’Itet G. Caruso di Alcamo – Scuola polo Invalsi Palermo e Trapani – Vincenza Mione e con il supporto della dirigente tecnica Ornella Campo dell’Usr Sicilia — ha conquistato l’attenzione di ricercatori, dirigenti e formatori da tutta Italia. Non un semplice progetto educativo, ma un modello misurabile, basato su dati concreti, capace di dimostrare che benessere, attenzione, autoregolazione ed empatia possono essere insegnati e valutati fin dalla scuola dell’infanzia. La sperimentazione coinvolge una rete di scuole in Italia.
Il protocollo presentato — lo Yoga del Sorriso integrato con strumenti di autovalutazione dei bambini e con l’analisi degli indicatori relativi al benessere— ha prodotto risultati che stanno già facendo molto riflettere: –32% di conflitti verbali; +23% di attenzione reale; 2 bambini su 3 in grado di regolare da soli emozioni e comportamento; +28% nell’indicatore benessere; 79% delle sezioni coinvolte che ha scelto di integrare stabilmente il modello nel curricolo.
La forza della ricerca non sta solo nei numeri, ma nell’approccio: unire corpo, emozione e cognizione in un unico ambiente educativo. Non esercizi di mindfulness improvvisati, ma un protocollo scientifico adattato alla realtà delle scuole italiane.
A certificare la portata del lavoro è intervenuta anche la presidente nazionale dell’Anpe – Associazione nazionale pedagogisti italiani, oggi impegnata con il Governo nel percorso per il riconoscimento dell’Ordine professionale dei Pedagogisti. La dichiarazione è netta: “La dott.ssa Virgilio ha portato al X Seminario Invalsi una prova concreta di ciò che la pedagogia professionale può generare quando lavora con metodo, ricerca e responsabilità. Il suo contributo rappresenta un vanto per l’Anpe e per la Sicilia. È tempo che il Paese riconosca istituzionalmente la nostra professione: questa sperimentazione lo dimostra più di mille parole“.
Un endorsement forte, che proietta la pedagogista siciliana tra le figure di riferimento sull’innovazione educativa e le competenze trasversali.
La ricerca smonta un pregiudizio: che i bambini di 5 anni non possano essere osservati, valutati e accompagnati in processi complessi come la gestione delle emozioni, la collaborazione, l’autonomia. La sperimentazione mostra che: se la didattica è ben progettata, anche i più piccoli rispondono con una maturità sorprendente. E soprattutto, questa volta ci sono i dati. La pedagogista Virgilio e il suo team hanno aperto una strada: educativa, scientifica, politica (perché chiama in causa il riconoscimento del ruolo dei pedagogisti), culturale.
E il X Seminario Invalsi lo conferma: il prossimo passo parte da qui. Dopo Roma, il messaggio è chiaro: l’Italia può ripensare la scuola dell’infanzia partendo da un modello pedagogico, misurabile e replicabile. Per questo il nome della pedagogista Paola Daniela Virgilio sta rimbalzando tra docenti, genitori, ricercatori e professionisti del settore. E per questo, con ogni probabilità, continueremo a sentirlo, sempre più spesso, nei prossimi mesi.




