La natura può allestire spettacoli straordinari, tra la sua perfezione ed imperfezione.
Si è inaugurata ieri, 16 giugno, negli spazi di Palazzo Notarbartolo a Palermo, “Satellite Art Collection”, la personale dell’artista Max Serradifalco.
Il fotografo, che vive e lavora tra Palermo e Milano, è famoso per aver viaggiato virtualmente in tutto il pianeta alla ricerca di un nuovo modo di osservare e reinterpretare i paesaggi della Terra.
L’artista, difatti, mette in mostra l’armoniosa creatività della natura, da proteggere dall’eccessiva antropizzazione del suolo. Le immagini, però, sono scattate attraverso il satellite, e spesso assumono sembianze antropomorfe o, talvolta, quadri astratti.
“Tutto inizia da un’intuizione mentre osservo la superficie terrestre tramite collegamento alla piattaforma Google Earth. Tecnicamente le mie opere sono degli screenshot ad altissima risoluzione di mappe satellitari secondo una personale tecnica elaborata in questi anni a partire dal 2011 – racconta Serradifalco -. Google Earth per poterci mostrare le immagini attinge a sua volta dalle riprese dei vari satelliti che orbitano attorno alla Terra tra i 300 e i 2.000 km di altitudine”.
L’artista ha realizzato, al momento 11 serie fotografiche e “Satellite Art Collection” racchiude in se 18 scatti di queste serie.
L’osservatore si perde nella natura scoprendo una “Sicilia in Polinesia” trovata in una rocambolesca ricerca tra gli atolli remoti dell’Oceania, in fiumi che si trasformano in arborescenze o paesaggi siberiani che dall’alto fan sorgere l’ipotetico volto di Dante. Ma anche mappe di pace tra differenti paesaggi e forme e tanto altro.
La personale, curata da Francesco Piazza e dalla gallerista e storica dell’arte Manuela Sandri, sarà fruibile sino al 28 luglio.