Dalla diversificazione dell’offerta turistica alla destagionalizzazione, dall’enogastronomia alla cultura: la Sicilia si conferma grande protagonista del TTG Travel Experience di Rimini.
Ha preso oggi il via la grande fiera annuale volta alla promozione del turismo mondiale in Italia e alla commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo. Il sipario calerà venerdì 11, ma la tre giorni lungo la riviera romagnola ha già regalato grandi soddisfazioni allo spazio dedicato alla Regione Siciliana. Per lo stand della Sicilia, affollato sin dalle prime ore, è stato un vero e proprio successo in termini di numeri, sia per quanto riguarda il pubblico che per gli operatori e gli incontri che vi sono susseguiti. Le aspettative, già altissime non fanno che crescere.
Tra le voci più soddisfatte quella della dirigente generale del dipartimento Turismo, sport e spettacolo Maria Concetta Antinoro: “Il nostro allestimento ha riscosso grande successo. Abbiamo uno stand di circa mille metri quadrati, in bella vista, che ospita settanta operatori partecipanti. E’ una vetrina importante per la nostra Regione e per i nostri operatori che hanno la possibilità di incontrare tour operator internazionali per vendere il prodotto Sicilia. Oggi l’assessore Amata, nel corso della conferenza stampa, ha evidenziato dei numeri positivi importanti. Nel primo semestre, da gennaio a giugno, le presenza sono state oltre otto milioni, l’11,4% in più rispetto al 2023. In crescita è anche il periodo tra gennaio e marzo, numeri che evidenziano come stiamo portando avanti il nostro obiettivo di incrementare le presenza nel corso della bassa stagione, diversificando l’offerta turistica e puntando alla destagionalizzazione. Le aspettative sulle prossime giornate sono certamente alte“.
In uno stand dalla scenografia cinematografica, infatti, l’assessore per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo Elvira Amata ha fatto il punto sui flussi turistici in crescita in tutta l’Isola. La componente straniera tradizionalmente traina il comparto: se si escludono gli affitti brevi, le presenze straniere, nel periodo di riferimento dei dati (gennaio-giugno) ammontano, nel 2024, a 3.374.541 (+6,7% rispetto al 2023) mentre la componente interna subisce un decremento quantificabile nello 0,5%. Guardando ai soli affitti brevi, nel 2024, le presenze straniere coprono circa il 72% delle presenze complessive di categoria con un incremento del 45,7% rispetto ai primi sei mesi del 2023. In termini assoluti, tra il 2023 e il 2024 le presenze stranire sono passate da 904.986 a 1.318.546 (+413.560 unità, pari al +45,7%). Contrariamente a quanto rilevato per le strutture ricettive classificate (alberghiere ed extra-alberghiere) per gli affitti brevi si registrano incrementi anche nelle presenze italiane che nel periodo in esame registrano una crescita di poco superiore al 50%, passando da 342.635 a 516.308 unità.
Uno dei dati più interessanti che emerge dall’analisi dei dati riguarda gli obiettivi generali della programmazione regionale, ossia l’allungamento della stagione turistica e la diversificazione dell’offerta turistica. In tal senso, i dati provvisori dei primi sei mesi del 2024 sembrano confermare una tendenza già rilevata negli anni post pandemici: i flussi turistici che interessano la Regione non sono più concentrati esclusivamente nei mesi tipicamente estivi ma sono meglio distribuiti nei vari mesi dell’anno e si caratterizzano per incrementi percentuali ragguardevoli specie nei mesi di bassa stagione, e in modo macroscopico da gennaio a marzo, con la componente straniera delle presenze che fa rilevare incrementi che superano il 20% rispetto al dato degli stessi mesi dell’anno precedente. Con 4 milioni 663 mila presenze (+5,5% sul primo semestre 2023, di cui oltre la metà straniere, +9,8% sul dato 2023) nei primi sei mesi del 2024, il comparto alberghiero domina il panorama regionale della ricettività trainando di fatto l’intero comparto ricettivo per via di una sofferenza dell’extra-alberghiero che, nel periodo di riferimento dei dati, fa rilevare lievi contrazioni complessive sia negli arrivi che nelle presenze. Infine, attenzione alla sinergia finalizzata a favorire ulteriormente un approccio fortemente condiviso sul territorio all’interno dell’intera filiera turistica e spazio anche all’enogastronomia e al turismo culturale.