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La vampa di San Giuseppe nella nuova fermata del passante ferroviario. Quando la tradizione diventa inciviltà

mercoledì 15 Marzo 2017
vampa di San Giuseppe

Era stata inaugurata appena un anno fa, il 16 febbraio 2016, insieme alla fermata Lolli del Passante ferroviario di Palermo. Cerimonia in pompa magna, con Comune, Rfi, Sis e addirittura il ministro Delrio. Ma dopo 392 giorni, la nuovissima fermata Guadagna sembra dimenticata da tutti e perfino “eletta” da qualche cittadino a sede per la tradizionale vampa di San Giuseppe.

vampa di S. Giuseppe alla Fermata Guadagna - 01Il tutto alla luce del giorno. E senza che nessuno muova un dito per evitare i danni all’opera pubblica. Per fortuna c’è chi, indignandosi, ci ha inviato la sua segnalazione con tanto di fotografie. Si tratta dell’architetto Danilo Maniscalco: «Stanno accatastando da una settimana legna, divani e ogni genere di rifiuto ingombrante nella scala di accesso ai locali tecnici della fermata Guadagna del passante ferroviario. Vetro, materassi, c’è di tutto. Molto probabilmente – racconta – per deposito o per appiccare lì stesso il fuoco domenica con le tradizionali vampe di S. Giuseppe. Ho chiamato Carabinieri e mi hanno rimbalzato alla Polizia, ho chiamato la Polizia e mi hanno dirottato alla Polizia Municipale». Un dirigente dei caschi bianchi però gli ha risposto con un secco: «Non è compito nostro. Chiami la Rap».

Insomma, il classico gioco dello scaricabarile, con un risultato sconcertante: «Finora nessuno s’è visto. Una vergogna», aggiunge Maniscalco.

Tutti se ne sono lavati le mani. Nell’indifferenza delle istituzioni, con l’assenza di controlli delle forze dell’ordine, l’inciviltà prende il sopravvento. Una tradizione, quella delle vampe, che ogni anno causa feriti, ustionati e anche danni alle strade, spesso lasciate per settimane con i resti dei falò.

Ciò che colpisce è la sede scelta per accatastare la legna: una fermata nuovissima, creata apposta per servire l’utenza della zona. Segno di mancanza di rispetto per la cosa pubblica, nell’indifferenza generale.

Un rogo annunciato, e un grido di salvezza che qualcuno ascolterà? Appuntamento al 19 marzo.

 

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