“Il Dna di un popolo sono i Beni culturali e questa Cappella è segno che le nostre culture siano unite indissolubili“.
E’ con queste parole che l’ambasciatrice di Spagna alla Santa Sede, Isabel Celaá ha inaugurato, con grande emozione, oggi, lunedì 12 dicembre, a Palermo, la Cappella della Vergine di Guadalupe alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli “la Gancia” .
“Palermo e la Spagna hanno un legame antico e questo monumento è molto importante per la città”, sottolinea l’assessore alle Politiche culturali Pietro Cannella.
“I nostri avi hanno lasciato una tale ricchezza perché hanno avuto la fede che ispira l’arte e permette all’uomo di esprimere la relazione con il divino“, ha aggiunto l’Arcivescovo Monsignor Corrado Lorefice.
La Cappella
La Cappella della Vergine di Guadalupe è territorio spagnolo in Italia ed è di grande rilevanza storica e artistico-culturale, ma a causa di problemi strutturali non è stata fruibile per decenni, sino ad ora.
Infatti: “I lavori sono durati 12 anni, anche per problemi burocratici. Si sono svolti in quattro fasi e sono stati finanziati interamente dall’Opera Pia Ambasciata Spagnola in Italia. Ma la restituzione a Palermo questo monumento è stato grazie al lavoro di 30 persone“. A raccontarlo sono l’imprenditore Gaetano Scancarello e il direttore dei lavori Christian Rocchi, che si sono occupati del restauro.
Il restauro
I lavori si sono concentrati sulla parte superiore della Cappella, su un tabernacolo a marmi misti, su una statua lignea e due grandi tele di Vincenzo Buongiovanni.
Per il restauro della Cappella, prima si è proceduto con il consolidamento strutturale delle superfici murarie e del lanternino. Di seguito con la pulitura e ricostruzione degli affreschi, degli stemmi lignei, degli elementi architettonici e decorativi. Tra quest’ultimi vi sono diversi puttini e stucchi del Serpotta che son tornati al loro antico splendore.
I quadri dipinti, invece, sono stati svincolati dai loro alloggi, ripuliti, rifoderati, con una moderna tecnica che ne ha favorito il tensionamento elastico. Inoltre, parti della pellicola pittorica, gravemente danneggiate o assenti, sono state ritoccate e ricostruite.
Per quanto riguarda la statua, sono stati ripuliti manto e pelle della Madonna col Bambin Gesù e le loro corone.
Nel tabernacolo, oltre alla pulitura e al ripristino del funzionamento dello sportellino, è stato restaurata la tela raffigurante il Cristo Risorto.