Nuova tragedia al largo di Lampedusa dove la nave Nadir ha soccorso a largo della Libia e a sud di Lampedusa 51 persone a bordo di un’imbarcazione di legno in difficoltà. “Il salvataggio è arrivato troppo tardi per 10 persone”, fa sapere la ong ResQship. I 10 morti si trovavano nel ponte inferiore della barca allagato. Due delle persone soccorse erano prive di sensi e hanno dovuto essere liberate con un’ascia.
Sono 173 i migranti che sono sbarcati durante la notte a Lampedusa, dopo che le motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera hanno soccorso tre imbarcazioni.
Sulla prima, c’erano 103 persone, compresi due minorenni, tra bengalesi, sudanesi, siriani ed egiziani che hanno detto di essere partiti da Zawia in Libia. Stesso posto da dove sono salpati i 27 migranti, compresi due minorenni e quattro donne, che erano su un barchino di 6 metri soccorso dalla Cp319. I 43 bengalesi ed egiziani che erano sul natante di 9 metri hanno invece preso il largo da Garabulli, sempre in Libia. Tutti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 308 persone. Per la mattinata, la prefettura di Agrigento ha disposto l’imbarco di 150 migranti che giungeranno in serata a Porto Empedocle.
La nave Nadir ha soccorso a largo della Libia e a sud di Lampedusa 51 persone a bordo d un’imbarcazione di legno in difficoltà. “Il salvataggio è arrivato troppo tardi per 10 persone“, fa sapere la ong ResQship. Due delle persone soccorse erano prive di sensi e hanno dovuto essere liberate con un’ascia. I 10 morti si trovavano nel ponte inferiore della barca allagato.
AGGIORNAMENTI
Aggiornamento delle 13:46. I 10 cadaveri ritrovati dall’equipaggio della nave ong Nadir, che ha soccorso un barchino carico di migranti in acque Sar Maltesi, verranno trasportati, così come i circa 40 sopravvissuti, a Lampedusa. Lo ha disposto il ministero dell’Interno. La guardia costiera in servizio sulla più grande delle isole Pelagie ha trasbordato i circa 40 migranti soccorsi dalla Nadir e sta adesso trainando la “carretta del mare” con a bordo i 10 cadaveri che giungeranno in serata sulla più grande delle isole Pelagie. Appena lo scorso 8 giugno, la guardia costiera ha trasbordato dalla nave ong Geo Barents, di Medici senza frontiere, altri 11 cadaveri recuperati in acque Sar libiche.
Aggiornamento delle 14: 17. Sono 54, fra cui una donna e un minore, i migranti sopravvissuti che sono stati sbarcati dalla motovedetta Cp306 della guardia costiera a molo Favarolo. Sulla loro stessa imbarcazione, salpata da Zawia in Libia, sono stati trovati una decina di cadaveri. Secondo i sopravvissuti, che vengono sentiti in questi minuti dalla guardia costiera e dai poliziotti della squadra mobile, i morti dovrebbero essere 11. Il gruppo è composto da persone originarie di Bangladesh, Pakistan, Egitto e Siria, che hanno pagato circa 3.500 dollari per mettersi in viaggio su un’imbarcazione di legno di 8 metri. Due i feriti che sono stati già trasportati al poliambulatorio. I cadaveri sono rimasti a bordo della carretta del mare che viene trainata dalla nave ong Nadir che giungerà al porto in serata. Si stima che dovrebbero impiegare circa 10 ore prima di arrivare sulla maggiore delle isole Pelagie.
Aggiornamento delle 16:51. Un migrante originario del Bangladesh gravemente ustionato è stato soccorso in mare, insieme ad altri suoi connazionali, da una nave Ong il cui medico di bordo ha prestato le prime cure. All’arrivo in banchina a Lampedusa è intervenuta l’ambulanza del 118 con medico rianimatore che ha prestato le cure di emergenza all’uomo, dall’apparente età di 30 anni, le cui condizioni cliniche nel frattempo erano gravemente peggiorate. Trasportato al poliambulatorio è stato stabilizzato e la centrale operativa del 118, diretta da Fabio Genco, sta organizzando con elicottero alla Rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo dove si trova il centro grandi ustionati.