La Finanziaria approda all’Ars.
Approvata in giunta lo scorso venerdì, la Manovra si appresta a monopolizzare i prossimi dibattiti tra le mura di Palazzo dei Normanni. Il testo, composto da 26 articoli, prevede nuovi interventi per circa 300 milioni di euro, anche se complessivamente vale circa 1,2 miliardi di euro se si considera la conferma degli stanziamenti in favore degli Enti locali: in particolare, per i Comuni 350 milioni di euro a titolo di trasferimenti ordinari e 115 milioni a titolo di contributi per gli investimenti; 108 milioni a titolo di trasferimenti ordinari a favore delle ex Province. E le risorse per il personale esterno della Regione.
La composizione non è ancora completata. Buona parte del lavoro si svolgerà in II Commissione Bilancio, presieduta da Dario Daidone. Domani, giovedì 6 novembre, verrà compiuto un altro passo importante. In via Magliocco, a Palermo, è infatti previsto il vertice di maggioranza, inizialmente programmato per ieri, martedì 4 novembre a Palazzo d’Orleans e poi slittato. I partiti che compongono la maggioranza (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Democrazia Cristiana, Mpa e Noi Moderati) si riuniranno per confrontarsi sulla singole proposte dei gruppi. Una volta trovata l’intesa su alcuni punti comuni, sarà il governo a prendersene carico, riscriverle e riproporle in II Commissione, sotto forma di emendamenti governativi (CLICCA QUI).
Ma adesso andiamo nel dettaglio, per scoprire, oltre le anticipazioni già illustrate dal presidente della Regione Renato Schifani, cosa prevede il vasto calderone della legge di Stabilità.
Lavoro grande protagonista
Il capitolo più consistente è quello che riguarda il lavoro.
Si parte subito, fin dal primo articolo, dagli incentivi a sostegno delle assunzioni a tempo indeterminato. Per il 2026, e poi a seguire per il 2027 e il 2028, sono previsti 150 milioni di euro. Per il triennio, come si può apprendere, il beneficio è riconosciuto in misura non superiore al 10% del costo annuale del personale a carico del datore di lavoro per i lavoratori assunti, a far data dall’entrata in vigore della presente legge, con contratto a tempo indeterminato e occupati in sede lavorativa ubicata nel territorio regionale. Sono esclusi dall’ambito di applicazione della misura il settore agricolo e i contratti di lavoro domestico. L’incentivo non si applica: ai rapporti di apprendistato; agli enti pubblici economici; agli istituti autonomi case popolari; agli enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione; alle aziende speciali e ai consorzi costituiti ai sensi degli articoli 114 e 31 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali; ai consorzi di bonifica; ai consorzi industriali; agli enti morali; agli enti ecclesiastici.
Previsti anche incentivi a sostegno delle assunzioni connesse a progetti di investimento iniziali. In tal senso, la Regione stanzia 50 milioni di euro per l’anno 2026, poi anche per il 2027 e il 2028, e riconosce ai datori di lavoro operatori economici del settore privato un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento iniziale avviati nel territorio regionale a far data dall’entrata in vigore della presente legge.
Riappare anche il south working, misura inserita nell’ultima variazione di bilancio e bocciata con l’ausilio dei franchi tiratori. Allo scopo di favorire la permanenza dei lavoratori nella regione e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, è riconosciuto un contributo a fondo perduto, fino all’importo massimo di euro 30mila euro per ciascun lavoratore occupato, residente in Sicilia, entro il limite delle risorse autorizzate a legislazione vigente, alle imprese aventi un’unità produttiva nel territorio dell’Unione europea che nell’anno 2026 effettuano nuove assunzioni di lavoratori subordinati a tempo indeterminato o effettuano trasformazioni dei rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, i cui contratti di lavoro o specifici accordi tra le parti prevedano l’esecuzione della prestazione di lavoro nel territorio della regione, per un periodo minimo di cinque anni, esclusivamente in modalità agile. A erogare le somme sarà l’Irfis. Inoltre, 2 milioni di euro saranno destinate a spazi collettivi per le attività di smart working svolte presso Comuni delle aree interne, con la creazione di spazi di coworking per lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi operanti nel settore digitale e start up innovative, mediante il riadattamento di immobili pubblici e di enti ecclesiastici in disuso e l’acquisto di arredi e attrezzature.
Arriva anche la Super Zes
Un importante impulso sul piano economico potrebbe sopraggiungere con la Super Zes, a cui è dedicato l’articolo 4. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo economico, incrementare gli investimenti, incentivare la crescita occupazionale e favorire l’innovazione tecnologica, garantendo al contempo idonei presidi di legalità. Le aree, individuate dalla Regione, dovranno essere localizzate nei territori delle aree di sviluppo industriale, delle aree artigianali, delle aree aeroportuali, portuali e retroportuali, entro il limite della fascia di trecento metri, con inclusione degli edifici il cui sedime è collocato sulla linea in confine della predetta fascia, nonché nei territori delle aree delle piattaforme logistiche e degli interporti e nelle aree interne della Sicilia appartenenti al sistema Snai. La perimetrazione avverrà attraverso una successiva delibera di giunta, nel rispetto della legislazione in materia di tutela dei beni ambientali, culturali e paesaggistici, nonché delle prescrizioni di cui agli strumenti urbanistici. Per l’attuazione di queste aree a burocrazia semplificata e a legalità controllata la Regione potrà avvalersi di enti regionali o società dalla stessa partecipate aventi finalità di promozione degli investimenti. Per le finalità della Super Zes è autorizzata la spesa nel limite massimo di 200 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2026, 2027 e 2028.
Privati ed edilizia
Tra le misure che hanno catturato subito l’attenzione ci sono certamente gli incentivi agli investimenti privati mediante interventi edili.
In cosa consisterà? Sono inclusi: gli interventi di recupero e riqualificazione energetica delle facciate, riguardanti l’involucro esterno visibile dell’edificio; sono esclusi i prospetti interni non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico; gli interventi di efficientamento energetico; gli interventi per l’autoconsumo da fonti rinnovabili a servizio dell’edificio. Sono invece esclusi gli interventi su immobili di nuova costruzione nonché quelli su unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Il contributo sarà riconosciuto in misura pari al 50% delle spese ammissibili, secondo i seguenti massimali: 25mila euro per ciascuna unità immobiliare in edificio unifamiliare ovvero per ciascuna unità immobiliare funzionalmente indipendente con accesso autonomo dall’esterno sita in edificio plurifamiliare; 20mila euro per ciascuna unità immobiliare, per gli edifici composti da due fino a otto unità immobiliari; 15mila euro per ciascuna unità immobiliare, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari. La gestione della misura sarà affidata a Irfis e il contributo sarà erogato per stati di avanzamento lavori, in funzione dell’effettivo avanzamento degli interventi ed è subordinato all’esito positivo dei relativi controlli e non è cumulabile con altri aiuti pubblici relativi al medesimo intervento edilizio. Nel complesso sono stanziati 15 milioni di euro per il 2026 e medesima cifra per il 2027 e il 2028.
Tra i grandi ritorni la tassa automobilistica regionale
Tanti sono i gradi ritorni previsti all’interno della Finanziaria. Tra questi spicca la tassa automobilistica regionale.
Come si può leggere tra le righe dell’articolo 6, dal 1° gennaio 2026 e sino al 31 dicembre 2028, la tassa sarà ridotta del 25% per i primi tre anni dall’immatricolazione. La riduzione spetterà alle imprese che, alla data della nuova immatricolazione, risultano già intestatarie di almeno 10 autovetture e di altri autoveicoli leggeri, con peso inferiore a 3,5 tonnellate. I soggetti che intendono beneficiare della riduzione dovranno comunicare, a pena di decadenza entro 7 giorni dall’immatricolazione, il possesso dei requisiti previsti al Dipartimento regionale delle finanze e del credito e all’ufficio territorialmente competente dell’Automobile Club Italia (Aci). A decorrere dal 1° gennaio 2026 e sino al 31 dicembre 2028, le autovetture e gli altri autoveicoli leggeri, con peso inferiore a 3,5 tonnellate, nuovi immatricolati nel territorio della Regione, con alimentazione elettrica, ibrida elettrica o termica di tipo plug-in, full hybrid e con alimentazione esclusiva a idrogeno, saranno esentati dal pagamento della tassa automobilistica per i primi tre anni dall’immatricolazione. Per le autovetture e gli altri autoveicoli leggeri, con peso inferiore a 3,5 tonnellate, immatricolati nel 2026 provenienti da altra Regione o Provincia autonoma, la riduzione e l’esenzione previste opereranno limitatamente al periodo residuo che intercorre tra la data di ingresso nella Regione siciliana ed il termine dell’ultima annualità interessata dalla riduzione o dall’esenzione.
Nuova occasione anche per l’editoria
Anche i fondi per l’editoria avranno una nuova chance, dopo il caso scoppiato in occasione della manovra quater.
Gli interventi consistono nella concessione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per investimenti, per fabbisogno di capitale circolante. Sono 3 i milioni in favore delle imprese operanti nel settore dell’editoria, sia cartacea che digitale, delle emittenti radiotelevisive, anche comunitarie, e delle agenzie di stampa che producano un notiziario regionale sulla Sicilia da almeno tre anni, che abbiano almeno due giornalisti contrattualizzati nella regione e la cui testata giornalistica sia regolarmente registrata presso il Tribunale di competenza. Un milione, invece, è previsto per le imprese editoriali operanti in Sicilia da almeno tre anni con produzione libraria sulla cultura siciliana di almeno dieci titoli con codice Isbn.
Emergenza sanità e liste d’attesa
All’interno della Finanziaria ci sarà spazio anche per la sanità e in particolar modo per le liste d’attesa.
La legge di Stabilità prevede azioni di miglioramento del sistema, con particolare riferimento: al potenziamento della componente applicativa di prenotazione del sistema SovraCup; all’attivazione della piattaforma regionale per le liste di attesa ed integrazione della stessa con la piattaforma nazionale per le liste d’attesa (Pnla); all’adeguamento infrastrutturale e tecnologico del sistema di prenotazione e monitoraggio del SovraCup; allo sviluppo di un cruscotto avanzato di monitoraggio con l’ausilio dell’intelligenza artificiale (IA); alla conduzione operativa ed affiancamento con l’acquisizione di soluzioni innovative. Per il triennio 2026-2028, è autorizzata la spesa di 6,1 milioni di euro, di cui circa 3 milioni di euro a valere sull’esercizio finanziario 2026, oltre 1,5 milioni di euro a valere sull’esercizio finanziario 2027 e, successivamente, sull’esercizio finanziario 2028.
Boccata d’ossigeno per gli Enti locali
Tornano a gamba tesa nella legge di fine anno anche i finanziamenti a sostegno degli Enti locali, che vedranno ulteriori aumenti nelle proprio casse, con la previsione di maggiori fondi, rispetto a quelli già esistenti.
Un focus è dedicato alla finanza locale. L’articolo 12, al fine di promuovere una più efficace gestione dell’attività di recupero dei crediti e della riscossione dei tributi locali da parte dei Comuni siciliani, stabilisce 5 milioni di euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2026, 2027 e 2028, da ripartirsi in favore dei Comuni che alla data di entrata in vigore della presente legge abbiano già provveduto, ovvero provvedano entro il 30 giugno di ognuno dei predetti esercizi finanziari, ad introdurre nel proprio ordinamento almeno due delle seguenti misure: la previsione dell’affidamento a società iscritta nell’albo istituito ai sensi dell’art. 53 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 dell’attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi e di altre entrate o delle funzioni e attività di supporto propedeutiche alle dette attività; la previsione di misure premiali in materia di rateizzazione per i contribuenti persone fisiche, non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo, che eleggono domicilio digitale presso un indirizzo di posta elettronica certificata ai fini della notifica degli atti tributari di pertinenza del Comune; la previsione di misure premiali in materia di rateizzazione, nei limiti consentiti dalla vigente legislazione di riferimento, in favore di contribuenti qualificati come virtuosi sulla base dell’assenza di morosità pregresse e di decadenze da precedenti piani di rateizzazione nel triennio antecedente all’anno di applicazione della misura premiale; la previsione delle misure premiali per i contribuenti che adempiano al pagamento di tributi locali mediante autorizzazione permanente all’addebito diretto su conto corrente bancario o postale; la previsione di strumenti di pianificazione organizzativa e gestionale, anche mediante il ricorso a figure esterne iscritte negli albi professionali degli avvocati o dei dottori commercialisti per l’implementazione e l’ottimizzazione delle attività di riscossione e recupero dei crediti.
Ma non solo: dagli ex Pip al contrasto delle specie aliene
Tutto qui? Ovviamente no, la Finanziaria non è di certo finita qui. Le misure fino a qui elencate erano le più sostanziose. La Regione, però, non ha dimenticato vasti settori che necessitano di un sostegno di una vicinanza concreta. E’ il caso dei lavoratori precari e del bacino degli ex Pip assunti da Sas. Solo per quest’ultimi sono stanziati 40 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari.
Poi ancora: modifiche decisive per quanto concerne la disciplina delle procedure per l’erogazione degli assegni in favore di persone con disabilità gravissima; un milione di euro al fine di ridurre il disagio sociale in quartieri e zone particolarmente sensibili, con la previsione da parte della Regione, nell’ambito delle proprie competenze in materia di programmazione territoriale, politiche sociali, istruzione, formazione e rigenerazione urbana, di attivare iniziative volte al contrasto della marginalizzazione ed al miglioramento di vita nelle aree urbane svantaggiate del proprio territorio; il settore della forestazione; il personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana; l’implementazione e l’adeguamento delle piattaforme digitali Drt; norme in materia di rientri nel Fondo Sicilia; interventi in materia di istruzione; un milione di euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2026, 2027 e 2028, per la prevenzione degli incendi nei parchi archeologici; 10 milioni di euro, per il triennio 2026-2028, per far fronte ai maggiori oneri discendenti dalla stipula di transazioni; integrazioni al già previsto nel 2022, riequilibrio economico-finanziario della concessione di gestione degli schemi acquedottistici di sovrambito nella Regione; previsti anche 50mila per l’istituzione, presso l’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, di una Cabina di regia regionale per le specie esotiche invasive, con funzioni di indirizzo, coordinamento e monitoraggio delle attività di prevenzione, contenimento ed eradicazione delle specie aliene sul territorio regionale.





