In occasione dei 120 anni dalla realizzazione de ‘I carusi’, capolavoro del pittore Onofrio Tomaselli, la Galleria d’Arte Moderna Empedocle Restivo dedica una mostra al celebre artista, valorizzandone la produzione verista e il contesto siciliano in cui si sviluppò la sua opera.
Comune di Palermo e GAM rendono omaggio al Maestro siciliano con una mostra che ne celebra il talento e l’intimo legame con la sua terra.
“Onofrio Tomaselli. Pittore nella Sicilia verista” è il titolo dell’esposizione curata dalla storica dell’arte Daniela Brignone, prodotta e organizzata dall’Associazione I-design, che potrà essere visitata dal 13 giugno fino al 6 settembre 2025. Civita Sicilia ne cura i servizi museali.
Il percorso espositivo comprende più di 50 opere, datate dal 1860 al 1945, dipinti e oggetti che ampliano la lettura, in parte provenienti da collezioni pubbliche. Tra queste Mandorli in fiore, che appartiene alla collezione del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, recentemente rintracciata, e le opere veriste di Natale Attanasio, Antonino Gandolfo, Filippo Liardo, Luigi Di Giovanni, Antonino Leto, Alessandro Abate, concesse in prestito dal Museo Civico di Castello Ursino, dal Comune di Leonforte e dalla stessa GAM.
Molte di queste, inedite, fanno parte di collezioni private. Ad arricchire ulteriormente l’esposizione anche l’opera Zolfatarello ferito, proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, realizzata dal suo allievo più noto, Renato Guttuso, autore anche della celebre La zolfara, un racconto-denuncia di uomini oppressi dal peso del duro lavoro e dallo sfruttamento minorile. Un’opera che, all’interno della mostra, rappresenta l’evoluzione nel tempo di questo tema sociale.
A completamento della narrazione, nella sezione verista saranno esposti alcuni oggetti di proprietà del Comune di Caltanissetta e del Museo etnografico interattivo della Miniera del Comune di Serradifalco, già utilizzati dai minatori nell’attività mineraria (lampade, caschetti e maschere antigas, respiratori, contenitori per il pranzo e alcune fotografie di carusi), che rivestono un valore storico e documentario rilevante.
La sua opera, Sufru (zolfo), è frutto di oltre vent’anni di ricerca e collaborazioni con il suo progetto VIVO – un’intelligenza artificiale dotata di autonomia creativa – e rappresenta una diretta espressione della sua continua indagine volta a esplorare nuove forme espressive e a stimolare riflessioni sulle sfide della società contemporanea.
“L’assessorato – evidenzia l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata – partecipa a questa importante mostra dedicata a Tomaselli, che non si limita alle sale espositive della GAM, ma diventa occasione per scoprire il territorio attraverso itinerari tematici. Dai luoghi legati alla storia artistica di Onofrio Tomaselli a quelli del verismo, come il Cimitero dei Carusi di Caltanissetta, le miniere di zolfo, fino ai luoghi che ne ospitano le opere, sarà possibile immergersi nella cultura tra Ottocento e Novecento, grazie ad un progetto integrato che valorizza il nostro straordinario patrimonio culturale, materiale e immateriale. Un’esposizione dal forte richiamo turistico, per l’importanza dei temi trattati, per il ruolo di questo nostro straordinaria artista e per l’accurata selezione di opere che raccontano una porzione significativa della storia siciliana“.
“Questa mostra – sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo,
Onofrio Tomaselli è stata una figura di spicco del Verismo a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento ed è per questo motivo di orgoglio e soddisfazione ospitare alla Gam un’esposizione che celebra la sua produzione.