La Provincia di Ragusa torna in mano ad Ast. A distanza di circa quindici giorni dalla comunicazione della società municipalizzata, Azienda siciliana trasporti, che si era dichiarata impossibilitata a erogare il servizio di trasporto pubblico, tutto sembra pronto per ritornare esattamente come prima.
Come è possibile visionare anche dal sito istituzionale della Regione, la società, come stabilito da decreto pubblicato dell’assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità (CLICCA QUI), tornerà a occuparsi della tratta “Modica-Pozzallo-Ispica-Modica-Ragusa”, che nei giorni scorsi era stata affidata a Etna Trasporti. L’accordo è stato trovato anche per l’altra metà della provincia iblea, “Santa Croce Camerina-Donnalucata-Scicli-Modica-Ragusa”. Il documento arriva dopo una nota ufficiale di Ast, firmata dal presidente Alessandro Virgara e indirizzata agli uffici competenti della Regione.
Ast ritorna così, inspiegabilmente, sui propri passi dopo le polemiche che si erano scatenate nel corso dell’ultima settimana. Una condizione al dir poco surreale, dettata dalla fretta e dall’urgenza, che si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno sui cittadini ragusani, in particolar modo sugli studenti e sui lavoratori pendolari. Il caso più eclatante è stato certamente quello di Pozzallo raccontato da ilSicilia.it (CLICCA QUI).
La società che era subentrata, l’Etna Trasporti, il cui contratto era stato stipulato fino al 19 ottobre, nonostante il mancato passaggio di consegne ufficiale, arrivato soltanto lunedì 23 sera, aveva fatto il possibile per ricostruire il puzzle e racimolare un numero adeguato di bus e autisti (CLICCA QUI). Persino la stessa Ast si era resa disponibile ad affiancare i privati subentranti per sopperire alle difficoltà.
Non c’è pace dunque per il trasporto pubblico locale. La prova del nove avverrà domani mattina.
Quale nuova sorpresa dovranno aspettarsi i pendolari ragusani?