Da oltre un anno protestano per avere riconosciuti i loro diritti. Ma dagli uffici del Comune di Palermo non è arrivata nessuna risposta. I lavoratori di Amat scenderanno in piazza. Ancora una volta. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal, Cobas e Orsa hanno annunciato un nuovo sit-in di protesta per martedì 10 dicembre davanti alla sede pro-tempore del Consiglio Comunale, ovvero a Palazzo Comitini. Pur non essendo ufficialmente previsto esplicitamente uno stop ai mezzi, non sono da escludere disagi al servizio di trasporto pubblico locale.
Amat, nuovo sit-in annunciato a Palazzo Comitini
In via Maqueda, i dipendenti della società Partecipata ribadiranno la loro richiesta di chiarimenti in merito al mancato rinnovo dei cosiddetti accordi di secondo livello. Diritti dei lavoratori che fanno riferimento a benefit quali il godimento degli straordinari, dei bonus produzione e dei buoni pasto. Tematiche per le quali autisti ed amministrativi sono scesi in piazza ben quattro volte dall’inizio del 2024. L’ultima mobilitazione è stata a metà novembre, quando un folto gruppo delle maestranze aziendali ha chiesto un incontro in Prefettura sulla vertenza attualmente in corso.
Le ragioni della protesta
Nel volantino che annuncia la protesta, i sindacalisti di Amat ricordano quanto segue. “Il contratto integrativo di secondo livello scaduto ormai nel lontano 2007 deve essere rinnovato! Continuiamo con la lotta intrapresa da oltre un anno per ottenere il giusto riconoscimento dei nostri diritti. Durante la manifestazione, chiederemo un incontro con il Presidente del Consiglio comunale e tutti i capigruppo a cui in data 03/12/2024 abbiamo recapitato richiesta di convocazione per discutere del rinnovo e dell’adeguamento delle condizioni contrattuali“. Nelle scorse settimane, i sindacalisti di Amat avevano chiesto numi all’azienda e all’Amministrazione Comunale sul futuro della società.
La mancata approvazione in Giunta del piano industriale
In particolare, i rappresentanti dei lavoratori avevano palesato delle perplessità in merito ai ritardi che hanno contraddistinto l’approvazione del piano industriale 2025-27. Un documento che racchiude in sè la programmazione triennale della società guidata da Giuseppe Mistretta e che solo di recente sembra sia arrivato all’attenzione delle commissioni consiliari del Comune di Palermo. I dettagli sono stati svelati dalla redazione de ilSicilia.it. L’atto, realizzato da una società di settore genovese, integra in sè tutte le richieste del tavolo tecnico tenutosi a Palazzo Palagonia a novembre e che erano state messe nero su bianco dal dirigente dell’Ufficio Mobilità Alessandro Carollo.
Fra queste figura il mantenimento, da parte di Amat, dei servizi in perdita (come ad esempio rimozione stradale, bike&car sharing e segnaletica). Anche se è stato concesso all’Amat di poter ricorrere, in parte o in toto, al coinvolgimento dei privati. Ad oggi però del via libera definitivo in Giunta non c’è traccia. Fatto che tiene in stand-by di conseguenza uno dei documenti più attesi dai lavoratori di Amat, ovvero il futuro contratto di servizio. Documento che dovrà essere approvata dal Consiglio Comunale entro e non oltre il 31 dicembre.