Sono state sbloccate le risorse per il pagamento degli stipendi di dicembre 2017 dei lavoratori Asu (Attività socialmente utili) che operano negli Enti locali dell’Isola. Mentre quello di gennaio sarà erogato entro i primi di febbraio. L’assessore regionale alla Famiglia e al lavoro, Mariella Ippolito, e il dirigente generale, Antonio Parrinello, hanno mantenuto la parola data la settimana scorsa alle organizzazioni sindacali che avevano lanciato l’allarme.
“Grazie ad una ricognizione chiesta dal dirigente generale Antonio Parrinello all’Inps – ha spiegato l’assessore – abbiamo reperito quei residui che ci consentiranno di esitare positivamente ed in tempi celeri le legittime aspettative di circa 5 mila unità che operano nei Comuni siciliani”. “Una boccata d’ossigeno – ha aggiunto – che non è temerario definire provvidenziale in considerazione che, ad esempio, lo scorso anno, la stessa mensilità era stata liquidata solo dopo la Finanziaria, quasi in estate. I diritti e le rivendicazioni dei precari sono noti al Governo Regionale, che sta adottando una condotta responsabile nei loro confronti”.
Anche nel 2017, infatti, si è riproposto il problema dell’erogazione delle ultime mensilità a causa del meccanismo che prevede uno stanziamento forfetario da parte dell’Assemblea regionale siciliana, in sede di finanziaria, e una rendicontazione alla fine dell’anno. Rendicontazione che, però, tradizionalmente arriva sempre in forte ritardo, rispetto ai tempi previsti, e costringe questi dipendenti a ricevere tali somme in primavera o in estate inoltrata.
Stavolta la Regione ha risposto tempestivamente. Proprio stamattina il dirigente Parrinello si è recato nella sede dell’Inps di via Laurana per verificare i conti. Grazie ad una analisi dettagliata è stato riscontrato un residuo attivo che sommato alle risorse già stanziate dall’assessorato, in tutto circa 3 milioni di euro, riesce a coprire il pagamento della mensilità di dicembre. Per quella di febbraio, invece, è solo una questione di giorni.
“Questa volta ce l’abbiamo fatta”, esclama Clara Crocè, della segreteria Fp Cgil Sicilia. “Pensiamo – aggiunge – che la situazione degli Asu debba essere regolarizzata anche attraverso la stabilizzazione, con un contratto e uno stipendio vero. La maggior parte di loro sono over 50 e percepiscono salari che, con tutti gli assegni familiari, non arrivano neanche a 800 euro”.
I coordinatori regionali della Csa – Dipartimento Asu, Vito Sardo e Mario Ingrino, esprimono “soddisfazione per il lavoro svolto dall’assessore e dal direttore Parrinello. Quella degli Asu è una categoria con molti problemi. Si tratta di un segnale positivo preludio all’attenzione che si sta riservando nei confronti di questi lavoratori. Ciò ci ha portato a non manifestare in piazza nei giorni scorsi consapevoli dell’impegno e del lavoro che si stava svolgendo”.