Sopralluogo del Comune di Taormina all’Hotel San Domenico per constatare la situazione nel lussuoso albergo al momento chiuso, che dovrebbe essere interessato dall’avvio delle opere di ristrutturazione e ammodernamento al cui riguardo al momento proprio la casa municipale non ha ancora deciso se concedere o meno il relativo placet. In attesa di una definizione della vicenda, con il Comune che ha chiesto alla proprietà di ripresentare il progetto senza più la discussa proposta di sopraelevazione, si è registrato nelle scorse ore un accertamento sul posto sullo stato dei luoghi.
“Il sopralluogo nell’immobile adibito a struttura ricettiva – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Gaetano Carella – è avvenuto a seguito di segnalazioni di lavori in corso e perciò sul posto si sono recati dei funzionari incaricati dall’Amministrazione”. Si era, in sostanza, registrato il giallo di un presunto avvio di opere che potevano non essere autorizzate ma l’accertamento degli uffici comunali ha subito chiarito che non ci sono irregolarità in atto da parte della Taormina Hotel Property Spa.
“Su richiesta dell’Amministrazione comunale e su disposizione del dirigente dell’Utc, personale appartenente all’Area Territorio ed Ambiente e Comando di Polizia Locale, nelle persone del responsabile del Suap, Giuseppe Bucolo e dell’ispettore capo, Nino Raneri, si è recato al San Domenico ed in presenza dell’ingegner Andrea Valentini, si è constatato che alla data odierna sono in corso lavori riferiti alla “Cila” (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) del 30 gennaio scorso, come riscontrato con nostra nota del 20 febbraio scorso, consistenti cioè nella dismissione degli impianti, della pavimentazione e della contro-soffittatura”. La cosiddetta “Cila” è lo strumento che consente di iniziare lavori edilizi contestualmente alla presentazione dell’istanza, ed in questo caso la Taormina Hotel Property Spa sta soltanto effettuando alcuni lavori interni.
I prossimi giorni saranno, invece, cruciali per definire la situazione sul fronte delle opere principali, quelle di ristrutturazione e ammodernamento dell’edificio. La proprietà attende le valutazioni del Comune, e non ha fatto mistero della preoccupazione per i ritardi che potrebbero non consentire la riapertura della struttura nel 2019, obiettivo che si era posto il Gruppo Statuto e che viene atteso e auspicato dai lavoratori. Inizialmente la proprietà nell’annunciare di aver rinunciato alla sopraelevazione, aveva ipotizzato, in sostanza, una modifica in corsa al progetto presentato ma il Consiglio comunale di Taormina, stando a quanto reso noto dal presidente Antonio D’Aveni, chiede che il progetto venga ripresentato ex novo.