Nonostante un anno segnato profondamente dalla pandemia di Covid soprattutto sotto il profilo del lavoro l’attività degli enti bilaterali Enfea e ed Enfea Salute non si è fermata ma è proseguita adattandosi ai nuovi scenari e bisogni imposti dalla diffusione del coronavirus.
Raimondo Giglio, componente della Commissione tecnica nazionale Confapi ha tracciato un bilancio di quello che è stato l’anno appena concluso nonché quelle che sono le prospettive in vista del 2021.
In prima battuta Giglio ha spiegato come l’avvento della pandemia abbia fatto sì che fosse necessario aggiungere un ulteriore indirizzo di prestazione assieme a quelli già esistenti nel mondo Enfea in tema di integrazione e sostegno del reddito: “Quest’anno in ambito Covid si sono aggiunte diverse prestazioni oltre a quelle già previste dal catalogo corrente, che hanno tentato di venire incontro ad alcune situazioni che si sono verificate in questo periodo. Un esempio è dato dal contributo erogato ai lavoratori che hanno dovuto ricorrere per necessità a permessi non retribuiti e dunque c’è una possibilità di avere un bonus di 500 euro laddove ci sia stato un certo numero di permessi; poi ci sono i bonus legati alle prestazioni Covid, inserite a marzo del 2020 e che saranno rinnovate, in previsione fino al giugno del 2021. Si tratta di prestazioni che cercano di dare un sostegno a lavoratori che si trovano in situazioni particolari: per fare un esempio la prestazione sulla cassa integrazione è stata ulteriormente inserita poiché la Cig ordinaria scattava solo al compimento di almeno 50 giornate di intervento. A fronte del Covid ne abbiamo inserita una per le prime 26 giornate: abbiamo voluto dare una risposta alle esigenze che la pandemia ha comportato.”
Il componente della Commissione tecnica nazionale Confapi ha espresso soddisfazione per la crescita di Enfea nonostante un anno complicatissimo: “Il bilancio del 2020 è un bilancio che per certi aspetti è positivo perché c’è stata una grande richiesta di prestazioni da parte dei lavoratori ed Enfea è nelle condizioni di poter rispondere a tutte le richieste che stanno arrivando. Nel 2020 le prestazioni cumulative sono sull’ordine delle 10.000 e quindi noi abbiamo un bacino di lavoratori che aderiscono tramite le aziende che versano la quota della bilateralità. Oggi il dato che abbiamo è che l’adesione alla bilateralità riguarda circa 77.000 lavoratori: dobbiamo crescere perché abbiamo ancora una fascia di lavoratori che non è stata inserita nell’ambito del sistema della bilateralità. Da questo punto di vista abbiamo una richiesta che viaggia intorno al 12% dei lavoratori oggi coinvolti nel sistema della bilateralità. Per essere un sistema giovane, è un sistema che sta crescendo e comincia ad essere conosciuto dai lavoratori come dalle aziende, sapendo che è una realtà che fa parte dei Contratti Collettivi nazionali di lavoro e rientra dunque negli obblighi che devono essere adempiuti dalle aziende nel rispetto del contratto”.
In merito alle prospettive per quest’anno Giglio auspica un’ulteriore crescita soprattutto per Enfea Salute, ente nato da poco che in un periodo di emergenza sanitaria assume una funzione ancora più strategica e importante: “Gli obiettivi del 2021 sono quelli di incrementare il sistema delle adesioni: i webinar che abbiamo fatto sono stati un momento di comunicazione con i territori. Il comitato esecutivo come le parti sociali si sono dati l’obiettivo di incrementare il bacino di adesioni da parte di lavoratori e aziende perché è necessario che ci sia la possibilità per tutti coloro che applicano i contratti collettivi nazionali di lavoro della Confapi di poter utilizzare questi servizi di welfare. Compresi quelli di Enfea Salute, ente nato nel 2019, che ha un piano sanitario molto consistente, che abbraccia tutte le specializzazioni mediche e che consente il rimborso dei ticket, come l’utilizzo delle prestazioni in regime di convenzione con i vari centri. Oggi il piano sanitario, nel periodo del Covid, ha previsto prestazioni particolari come la diaria in caso di ricovero e devo dire che da questo punto di vista Enfea Salute ha una crescita importante, nonostante sia nata da poco. L’obiettivo per Enfea Salute è quello di arrivare ad un bacino pari a quello che attualmente aderisce ad Enfea. Questo è il bilancio di un sistema di bilateralità che in ambito industriale esiste solamente in ambito Confapi”.