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Partono ufficialmente Le giornate dell’economia del Mezzogiorno, dopo la presentazione di ieri a Palazzo delle Aquile. L’esordio a Palazzo Forcella De Seta, al foro italico, ha visto uomini delle istituzioni ed esperti del settore confrontarsi sul tema dei trasporti, da quello pubblico cittadino a quello aeroportuale fino a quello marittimo.
Al tavolo dei relatori, oltre al ‘padrone di casa’ Massimiliano Miconi, presidente di Ance Palermo, si sono avvicendati, tra gli altri, il presidente dell’Amat Michele Cimino, l’amministratore delegato di Gesap, Giovanni Scalia, e il presidente di Sispi, Cesare Lapiana. A moderare il dibattito, il direttore editoriale de iSicilia.it Maurizio Scaglione.
“Ospitiamo anche quest’anno Le giornate dell’economia – afferma Massimiliano Miconi – presidente di Ance Palermo – anche per simboleggiare lo stato dell’economia isolana e cittadina, in particolare del nostro settore, le costruzioni, in crisi ormai da anni“.
“Quattro passeggeri su dieci non pagano il biglietto e sono soprattutto questi che si lamentano del servizio di trasporto pubblico che offre Amat a Palermo. Credo che soltanto chi paga il servizio può essere legittimato ad esprimere critiche – ha detto il presidente dell’Amat, Michele Cimino – Stimiamo una perdita tra i 3,5 e i 4 milioni di euro all’anno, cifre che sono importanti per il nostro bilancio. Amat – ha aggiunto Cimino – sta puntando anche sul servizio di ‘car sharing’ anche a Catania, Castelvetrano, Racalmuto e presto saremo anche a Sciacca, è uno strumento importante e chi lo conosce, lo apprezza perché anche questo rientra nella mobilità del futuro“.
“Continua il successo dell’aeroporto di Palermo – afferma Giovanni Scalia, ad di Gesap -, che l’anno scorso ha registrato una crescita del 15% e quest’anno ha continuato a crescere, con un +7%. A fare da traino sono in particolare i voli internazionali, al quale si aggiunge la ‘ciliegina sulla torta’, il diretto Palermo New York”.
“La mobilità del futuro – afferma il presidente della Sispi Cesare Lapiana – sarà diversa da quella attuale, se pensiamo alle smart cities. In questo senso, occorre anche tenere in considerazione la mobilità dei dati. Una volta si andava in banca una volta al mese, oggi praticamente ci si va una volta all’anno. Questo coinvolge anche i trasporti: con una sola app, oggi, compriamo il biglietto dell’autobus e veniamo informati sul suo tragitto“.
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