“Le grotte dell’Addaura e il complesso delle grotte di Monte Pellegrino compresa la grotta di Santa Rosalia diventino patrimonio dell’umanità dell’Unesco”. La proposta è stata avanzata ieri nel corso della tavola rotonda, che si è svolta a Palazzo Sant’Elia, a Palermo, su iniziativa del Comitato Salviamo l’Addaura, della Fondazione Curella e della “Settimana delle culture” e con la collaborazione del Comune.
“Si tratta di un sito dalla grandissima importanza naturalistica e storico-culturale, per la peculiarità delle preziose testimonianze dell’età preistorica che si trovano al loro interno – hanno spiegato gli organizzatori dell’incontro – per cui riteniamo che l’inserimento nella lista dei beni patrimonio dell’umanità possa essere un modo per valorizzare e mostrare questi gioielli al mondo, proprio come sta avvenendo con i luoghi di Palermo inseriti nell’itinerario arabo-normanno. Chiaramente, prioritaria è la messa in sicurezza dell’area di Monte Pellegrino e la tutela di questo sito, su cui si sta lavorando, per restituirlo alla piena fruibilità”
“Il contributo dei cittadini é fondamentale per valorizzare il territorio – ha sottolineato Pietro Busetta, patron dell’iniziativa con l’associazione Salviamo l’Addaura e la Fondazione Curella – Finora abbiamo guardato molto alla conservazione, adesso bisogna mettere l’accento sulla fruizione. Altrove con beni culturali molto minori riescono ad attirare un numero di visitatori di gran lunga più consistente di quanto non facciamo noi. E allora utilizziamo i nostri beni, insieme alle caratteristiche climatiche delle nostre zone, per diventare attrattivi per i milioni di europei che vogliono conoscere le nostre realtà”.
“Collaborare con il Comitato Salviamo l’Addaura – ha spiegato Gabriella Renier Filippone, presidente della Settimana delle Culture – è per noi un punto fondamentale, perché come “Settimana delle culture” abbiamo intrapreso da tempo un percorso di valorizzazione di diversi siti con forte valenza storica e culturale, al fine di renderli fruibili ai palermitani e ai turisti”.
All’incontro erano presenti, fra gli altri, Maurizio Carta, presidente della Scuola politecnica dell’Università di Palermo, Antonio Purpura (Università di Palermo), Ettore Sessa (Università di Palermo), Mario Li Castri, capo area tecnica riqualificazione urbana del Comune; l’architetto Riccardo Agnello, Fabio Cafiso (Università di Palermo), Giuseppe Avellone, capo area tecnica riqualificazione urbana del Comune, l’assessore comunale al Verde pubblico, ai giardini storici e alle aree protette, Sergio Marino, Gabriele Fanara (Amo Palermo), Alessandro La Monica (Fondazione Curella), Bernardo Tortorici (Forum delle associazioni), Giuseppe Riccio (Lega siciliana autonomie locali), Giuseppe Battaglia (Lions Palermo Libertà), Giuseppe Margiotta (Ordine degli ingegneri Palermo), Franco Miceli (Ordine degli architetti Palermo), Giuseppe Collura (Ordine dei geologi), Mariella Craparotta (Rotary Palermo), Massimo Coraci (Salviamo l’Addaura).