Nuova tegola sul parlamentare regionale Edy Tamajo, neo deputato eletto con “Sicilia Futura” nello schieramento di centrosinistra, indagato per voto di scambio.
La trasmissione televisiva “Le Iene” ha mandato in onda un servizio in cui si svelano nuovi particolari. La campagna elettorale del politico sarebbe stata sponsorizzata da Pietro Murania, un noto imprenditore palermitano fondatore della Kemeco che commercializza i prodotti col marchio Rio Casa Mia.
E’ l’avvocato Giovanni Castronovo, legale del politico inquisito, a telecamere spente, a rivelare all’inviato di mediaset che l’imprenditore avrebbe avuto l’intenzione di candidarsi alle prossime elezioni nazionali nelle liste del Senato e per questo avrebbe aiutato Tamajo, lasciando intendere che potrebbe essere stato lui a comprare voti all’insaputa del deputato.
Il parlamentare regionale, intervistato durante il servizio, ha ribadito la sua estraneità ai fatti: “Palermo è piena di gentaglia e di millantatori, non li conosco – ha asserito – Dimostreremo estraneità ai fatti. Dimettermi? Perché dovrei farlo per colpe che non ho?”
E questa mattina lo sfogo di Edy Tamajo su facebook:
Dopo il servizio de Le Iene, ecco la replica di Sicilia Futura:
“La notizia secondo la quale un noto imprenditore palermitano avrebbe chiesto di candidarsi al Senato nelle liste di Sicilia Futura è assolutamente falsa, strumentale e destituita da ogni e qualsiasi fondamento. E’ arcinoto, infatti, che il Movimento non ha mai coltivato l’ambizione di presentarsi alle elezioni politiche essendo per sua natura e definizione impegnato nelle Istituzioni regionali e locali e non potendo, oltretutto, immaginare di superare gli sbarramenti imposti dalle elegge elettorale nazionale. Se qualcuno dovesse avere notizie sugli autori di fatti esecrabili comprovanti la compravendita di voti, oggi, attribuita all’onorevole Tamajo, di cui conosciamo correttezza e onestà, oltre che fare dichiarazioni giornalistiche, facilmente soggette a manipolazioni, si preoccupi di informare scrupolosamente gli inquirenti, nella cui imparzialità e correttezza noi fermamente crediamo. Sarà più facile così per i magistrati arrivare ad una veloce conclusione delle indagini e far luce su una inquietante vicenda che noi per primi abbiamo tutto l’interesse a che venga chiarita. Per la parte che ci riguarda ritenendoci parte offesa abbiamo dato mandato ad un nostro avvocato di seguire attentamente il corso degli eventi e compiere tutti quegli atti necessari a preservare l’immagine del movimento e dei suoi militanti”
In alto il video delle Iene