La Regione siciliana istituisce un tavolo tecnico con gli allevatori e con i rappresentanti di categoria della zootecnia siciliana per vagliare le possibili soluzioni ai gravi problemi che affliggono il settore, prima fra tutte il crollo del prezzo del latte. La delibera è stata già pubblicata.
In particolare, saranno chiamati a far parte dell’organismo il Presidente della Regione Siciliana, rappresentanti dell’Assessorato dell’Agricoltura, di quello della Salute, delle Attività Produttive, dell’Istituto Sperimentale Zootecnico di Sicilia. A completare la composizione del Tavolo anche esponenti di CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Associazione Italiana Allevatori, Consorzio di Tutela del Pecorino Siciliano DOP, Consorzio di Tutela della Vastedda della valle del Befìee DOP e Consorzio di Tutela del Piacentinu Ennese DOP.
Come in Sardegna, anche in Sicilia gli allevatori sono scesi in piazza per protesta. Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, sul territorio regionale sono presenti 8.696 aziende di ovini, di cui 1.056 con ovini da latte. “Il patrimonio zootecnico ovi-caprino regionale risulta costituito da 981.064 capi, di cui 860.626 (pari al 88%) di capi ovini e 120.438 (pari al 12%) di caprini“, si legge nella relazione dell’assessorato all’Agricoltura, che cita i dati di Roma.
Il latte ottenuto non è commercializzato o trasformato direttamente dai produttori, ma è destinato al conferimento
diretto ai caseifici dislocati nel territorio regionale, che realizzano per la quasi totalità prodotti da latte pastorizzato, mentre per circa il 6-8% lo trasformano in formaggi DOP: in particolare, vastedda Valle del Belice, pecorino siciliano e Piacentinu Ennese.
“Da questa impostazione – si legge nella relazione dell’Assessorato regionale all’Agricoltura – ne consegue un prezzo per gli allevatori di circa 55-60 centesimi al litro, che non è assolutamente remunerativo e che è alla base del diffuso malcontento degli allevatori, sfociato nelle proteste di questi giorni“. Queste considerazioni è hanno fatto emergere la necessità della costituzione il tavolo.