Dopo la notizia dell’apertura di un bando dell’Emilia-Romagna per promuovere metodi alternativi di ricerca senza fare ricorso alla vivisezione, le associazioni si appellano alla Regione aprendo una petizione per chiedere la liberazione dei macachi confinati nei laboratori di sperimentazione.
Su Change.org ‘Appello alla Regione Emilia-Romagna: liberate i macachi di Parma e di Ferrara“, è stata aperta il 7 maggio e in due giorni e finora ha raccolto oltre 1.800 firme.
“Ci stiamo battendo da anni per la liberazione dei macachi di Parma, e purtroppo anche a Ferrara si sta sperimentando sui macachi – spiegano le associazioni Meta Parma e Avi Parma – Per l’Emilia-Romagna il passo più significativo verso una ricerca senza animali sarebbe liberare i macachi, che ricordiamo sono primati, creature sensibili e molto vicine e simili all’uomo, e proprio in virtù di questa loro somiglianza non possono continuare a rimanere negli stabulari”.
“È inaccettabile – proseguono – che nonostante la legge vieti di allevare cani, gatti e primati per la sperimentazione, non ci sia però una legge che vieti l’acquisto di questi animali dall’estero. Così ci ritroviamo con dei macachi stabulati nell’università di Parma e dei cani di razza beagle rinchiusi nei laboratori del centro sperimentale Aptuit di Verona, tutti animali fatti arrivare dall’estero”.
“Ci appelliamo alla Regione e all’Università di Parma e Ferrara, per far cessare immediatamente gli esperimenti sui macachi, in entrambi gli atenei. I macachi dell’università di Verona sono stati liberati, così come quelli di Modena, rendiamo la libertà anche ai macachi di Parma e Ferrara”.