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L’ex provincia di Messina, De Luca: “No a soluzioni tampone, chi mi aggredisce sarà punito”

martedì 12 Febbraio 2019
Cateno De Luca

Cateno De Luca in missione oggi a Roma. Il sindaco metropolitano di Messina ha incontrato nella capitale il sottosegretario del Ministero dell’’Economia Alessio Villarosa per discutere la crisi delle province siciliane che riguarda da vicino proprio la ex provincia di Messina. “Abbiamo avuto circa due ore di serrato confronto con i dirigenti del Ministero dell’Economia – spiega De Luca – e sono serviti per fare il punto della disastrosa situazione finanziaria delle città metropolitane e dei liberi consorzi siciliani. Sono state individuate le possibili soluzioni da applicare suddividendo le competenze tra Stato e Regione in relazione alle deroghe al Tuel in materia contabile per l’anno 2018 ed alle risorse necessarie per colmare la situazione deficitaria del triennio 2019/2021. Abbiamo registrato una grande disponibilità nel risolvere definitivamente e velocemente la questione pur ribadendo che non accettiamo situazioni tampone riguardanti solo il 2018, avendo la necessità di avviare gli investimenti del Masterplan (oltre 330 milioni di euro) che impongono una soluzione definitiva quantomeno per il triennio 2019/2021″. “Abbiamo stabilito di aggiornarci a giovedì 14 febbraio – continua De Luca – previa trasmissione della documentazione integrativi che la ragionerie delle ex province siciliane dovranno trasmettere all’ufficio di gabinetto del sottosegretario. Nel frattempo la situazione rimane immutata fino a quando non avremo il provvedimento di chiusura di questa vergognosa vicenda”.

De Luca lancia poi una frecciata agli altri sindaci: Oggi mi sono veramente vergognato di essere sindaco di una città metropolitana siciliana. L’Anci ha organizzato un confronto sulle prospettive delle città metropolitane in vista della riforma del sistema delle autonomie locali. Nel documento in discussione è stato anche riservato un addendum alla questione siciliana. Ero l’unico sindaco delle città metropolitane della Sicilia presente e dopo essermi scusato per le inadempienze della Sicilia ho ringraziato il presidente dell’Anci nazionale Antonio Decaro per il sostegno che sta garantendo per la soluzione del dramma finanziario del sistema delle ex province siciliane. Ho esordito dicendo: “Scusatemi se non stiamo contribuendo al dibattito sulla riforma del sistema delle autonomie locali ma noi in Sicilia siamo chiusi per lutto essendo morta la vera politica“.

Poi De Luca torna sulla situazione di alta tensione creatasi a Palazzo dei Leoni dopo il provvedimento che ha chiuso l’ex Provincia regionale e ha messo in ferie forzate i dipendenti: “Respingo con sdegno le aggressioni alle istituzioni. Chi mi aggredisce non rimarrà impunito. Quando comprenderanno che la mia irreversibile presa di posizione è a salvaguardia dei servizi alla comunità e dei lavoratori sarà troppo tardi. Se lo Stato e la Regione non ci mette in condizione di svolgere le nostre funzioni non capisco perché devo continuare a pagare a vuoto circa 900 lavoratori della città metropolitana. O si risolve la situazione o avvio le procedure di licenziamento collettivo”.

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