Un ciclo di conferenze sull’arte, l’architettura e il design tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. L’idea è della storica dell’Arte Daniela Brignone e vedrà Palermo – da martedì 28 gennaio e fino al 4 giugno – al centro del dibattito internazionale sul Liberty. La rassegna si intitola “Liberty l’invenzione fin de siécle” e prevede 10 approfondimenti su quello che resta uno dei periodi più floridi e dibattuti della città, in cui nacquero e si svilupparono non solo artisti di primo piano dell’epoca ma anche industrie e realtà produttive in grado di esportare in tutt’Europa.
Ed è proprio dal binomio arte/architettura e mondo industriale e artigianale che si partirà domani 28 gennaio con il primo degli incontri: “Il liberty tra creatività e produzione” a cura del presidente dell’Ordine degli Architetti Francesco Miceli, in programma alla sede dell’Ordine degli Architetti di Palermo a partire dalle 17.
Il rapporto tra l’arte, l’architettura ed il mondo della produzione industriale, artigianale e dell’arte applicata costituisce una peculiarità della stagione del Liberty a Palermo. Basti pensare a personalità come Ernesto Basile che arriva a sfruttare pienamente la capacità produttiva ed espressiva dell’industria artigiana locale. I cantieri delle ville Liberty diventano laboratorio di forme artistiche differenti che sotto la direzione del progettista convergono nella determinazione dell’unità stilistica.
Imprenditori, capimastri, ingegneri architetti costituiscono l’ossatura, la base sociale su cui si costruisce il nuovo stile. È un momento di particolare ed intensa attività per l’imprenditoria palermitana, con particolare riferimento al settore edilizio.
Il liberty a Palermo è anche progettazione e produzione di arredi e di oggetti, la sperimentazione di un percorso che va dall’artigianato all’industria (la produzione in serie di arredi di qualità). Anche in questo caso, l’innovazione è decisiva, come lo è la capacità imprenditoriale di ditte quali Ducrot e Ahrens. Il ciclo di conferenze è promosso da I design, Ordine degli Architetti di Palermo e l’associazione Casa Florio.
I prossimi appuntamenti:
5 febbraio
Eliana Mauro, architetto dirigente storico dell’Architettura, Assessorato regionale Beni Culturali e Identità siciliana.
“Alle origini del Liberty, il villino Favaloro di Palermo come architettura narrativa”
26 febbraio
Rosario Lentini, storico dell’economia
“L’economia palermitana tra Modernismo e recessione”
19 marzo
Daniela Brignone, storica dell’arte
“Creatività e sperimentazione nella produzione in vetro nell’età del Liberty”
9 aprile
Francesco Parisi, Accademia di Belle Arti, Macerata
“Aspetti dell’incisione in Italia all’alba del nuovo secolo”
Mario Finazzi, storico dell’arte
“Riflessi liberty nell’opera e nella prassi di Balla futurista”
30 aprile
Danilo Maniscalco, architetto
“Il lessico floreale di Ernesto Basile attraverso il disegno dal vero”
21 maggio
Vittorio Vicari, docente di Storia della Moda, Accademia di Belle Arti, Catania
“Moda e costume all’Opera: Moda e costume alla serata inaugurale
del Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania (31 maggio 1890)”
Angela Chiara Cernuto, cultrice di Storia della Moda, Accademia di Belle Arti, Catania
“Moda e costume all’Opera: moda e costume alla serata inaugurale
Del Teatro Massimo di Palermo (16 maggio 1897)”
4 giugno
Massimiliano Marafon Pecoraro, docente di Storia di Storia dell’Arte Moderna,
Emerson College, Boston
“Mondello: da palude a città balneare, storia di un progetto ambizioso incompiuto”.