L’ospedale di Lipari rischia di diventare una cattedrale nel deserto. Perfetto, ma senza personale. Eppure la popolazione necessita di un presidio sanitario e da anni reclama una soluzione. E’ il “gap” delle zone isolate, che per le Eolie diventa ancora più grave, perché ormai nessun medico, infermiere, farmacista, accetta destinazioni disagevoli.
Ad intervenire sull’annosa questione è chi, come Marco Giorgianni, Lipari l’ha amministrata fino a un mese fa come sindaco per dieci anni e prima ancora è stato consigliere comunale e presidente dell’Aula.
“Da anni si parla di questo argomento, oggetto di polemica e dibattito politico: l’ospedale in realtà è stato totalmente ristrutturato ed è adeguato in termini di struttura, ma è completamente vuoto e fatiscente- spiega Giorgianni- Manca il personale, mancano gli specialisti, mancano le figure professionali e l’Asp Messina giustifica di volta in volta le proteste appellandosi alla mancata partecipazione ai concorsi da parte di medici e altri operatori, ma è evidente che se si tratta di un nosocomio su un’isola dunque bisognerebbe incentivare i professionisti a venire e a lavorare qui”.
Giorgianni sottolinea come Lipari non sia un luogo che si raggiunge solo con l’auto ed occorre invece avviare procedure concorsuali che siano “attrattive” per le giuste professionalità, che, a parità di condizioni preferiscono altre sedi più agevoli.
“La sanità in generale nelle isole eolie la definisco “schizofrenica”- continua Giorgianni che con 30 anni alle spalle di politica è pronto a scendere in campo alle Regionali con De Luca sindaco di Sicilia. “Basti pensare al fatto che siamo in zone vulcaniche attive dove ogni tre anni circa si registra una forte eruzione. Da un lato i cittadini sono continuamente invitati a rispettare regolamenti e comportamenti particolare dalla Protezione Civile, dall’altro però non abbiamo servizi di medicina di emergenza -urgenza (ma solo guardie mediche), mancano addirittura le ambulanze in alcune isole; a Filicudi la nostra “ambulanza” è un mezzo messo a disposizione dal Comune con un autista delegato dal sindaco e non specializzato per questo lavoro. Una situazione assurda che denunciamo ormai da anni. Le isole siciliane sono un punto di riferimento internazionale, contribuiscono in modo importante alle casse regionali ma a volte sono mortificate perché non compensate da prestazioni e servizi adeguati; ciò vale per tutta l’area metropolitana dove tante eccellenze non sono valorizzate”.
Allo stesso modo Giorgianni, che da amministratore conosce bene le difficoltà nel riuscire a far sentire la voce ai piani più alti, evidenzia le criticità legate alle tariffe dei collegamenti, per le quali basta un aumento nel costo del carburante per causare aumenti con ripercussioni sul turismo e sui passeggeri. Servono forti interventi per “sterilizzare” i continui aumenti e non gravare così su operatori e utenti.