“La corruzione spiegata ai ragazzi” è il titolo e tema di un incontro pubblico che vedrà protagonista il 17 maggio al Palacongressi di Taormina il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, alla presenza di oltre 1200 studenti.
L’evento rientra infatti nel ciclo “Conversazioni sul futuro”, pensato per gli allievi delle scuole medie e superiori, ed aperto alla cittadinanza, con organizzazione che vede in campo Taobuk, il festival letterario ideato e diretto da Antonella Ferrara, e Memora, la società di management alberghiero di Italo Mennella (presidente degli Albergatori di Taormina).
La lotta alla corruzione è, per Cantone, l’imperativo categorico da trasmettere alle nuove generazioni, ed è l’assunto del suo nuovo libro “La corruzione spiegata ai ragazzi che hanno a cuore il futuro del loro paese” (Mondadori 2018), scritto in tandem con Francesco Caringella, anche lui magistrato.
“Prima ancora che nelle aule di giustizia, certe piaghe si combattono tra i banchi di scuola” è il monito di Cantone, che nell’occasione riceverà il Premio Sicilia 2018, conferito a lui dalla Regione per gli alti meriti civili e la capacità di investigare, in maniera chiara e diretta, cause e risvolti della gravissima emergenza che la corruzione rappresenta. Su questi nodi l’autore si confronterà con il prof. Maurizio Caserta, Ordinario di Economia Politica presso l’Università di Catania.
Nell’incontro sono coinvolti il Liceo classico “Michele Amari” di Giarre, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Caminiti Trimarchi” di Santa Teresa di Riva, l’Istituto d’istruzione secondaria superiore “Salvatore Pugliatti” di Taormina con la sede associata di Furci, l’Istituto d’Istruzione Superiore “La Farina” di Messina e l’Istituto Comprensivo 1 di Taormina.
Dunque sono in primo luogo gli studenti i destinatari di questa conferenza, con la quale il presidente degli Albergatori di Taormina, Mennella, ha inteso evidenziare l’importanza dei valori morali che sono indispensabili per avvicinare i giovani al mondo della politica, della cultura e dell’economia in maniera consapevole e nel segno della legalità. “
La corruzione – si legge nella presentazione del volume – è una malattia sociale ed è evidente che potranno salvarci solo i nostri ragazzi e le nostre ragazze, uomini e donne in erba che hanno un “cuore sano e pulito”, non ancora contaminato dagli interessi, dalle abitudini, dall’aridità”.