Ci sono ancora due mesi per votare: il prossimo 30 novembre scadrà il concorso indetto dal Fondo Ambiente Italiano, per salvare uno dei luoghi dimenticati d’Italia. Dopo alcuni mesi in vetta, il Fiume Oreto di Palermo ha perso al momento il primato nella classifica dei “Luoghi del cuore FAI” da salvare.
Al primo posto c’è adesso l’antico stabilimento termale di Bologna, con oltre ventimila preferenze. Si ferma a 15mila il Fiume Oreto. Cinquemila voti di distacco sono difficili da recuperare, ma Palermo ha dalla sua il vantaggio di essere la quinta città d’Italia, quindi ha un bacino di votanti potenzialmente maggiore.
Sul web e nei social network intanto attivisti, ambientalisti e comuni cittadini si mobilitano per spronare i palermitani e tutti i siciliani a votare per il Fiume Oreto, oggi abbandonato all’incuria e al degrado.
Ecco cosa scrive la Pagina Facebook “Salviamo l’Oreto”: «Probabilmente lo dobbiamo alla peggiore classe dirigente del Paese. Palermo e la Sicilia sono agli ultimi posti nelle principali classifiche sulla qualità della vita. Noi cittadini siamo rimasti a guardare in questi anni mentre tutto attorno a noi precipitava nel nulla. Bologna, una città con metà della nostra popolazione, con i migliori asili d’Italia ed una tradizione straordinaria di partecipazione civica ha superato l’Oreto nella classifica del FAI. Si sono schierati con la propria città i principali artisti, le istituzioni, comitati di cittadini. Hanno fatto squadra, per d’avvero. Meritano di essere primi. A loro va la nostra ammirazione ed il nostro rispetto.Era nell’ordine delle cose: a chi ha sarà dato ed a chi non ha sarà tolto anche quel poco che ha».
L’aver riportato la frase “fare squadra” appare un chiaro riferimento allo slogan del sindaco Leoluca Orlando. Tanto che poi l’attacco arriva diretto: «Per noi – scrivono gli amministratori della pagina – vale fatica doppia, lo sappiamo. Senza polemica, e senza piangerci addosso, noi dal nostro sindaco abbiamo ricevuto una mail confusa e nient’altro, ognuno ha quel che si merita. E se il fiume è cosi è anche sua responsabilità.
Vincere o non vincere il concorso del FAI non è determinante per la nascita del Parco dell’Oreto, la cosa che per noi conta veramente. Lo è per smuovere le coscienze della nostra città e della nostra regione senza le quali il Parco dell’Oreto non nascerà MAI. Noi abbiamo l’obbligo di mostrare all’Italia ed al mondo il degrado nella nostra Palermo e della nostra Sicilia e provare a fermarlo. Vincere il concorso del FAI serve a questo. Per dimostrare che siamo diversi da chi ci ha preceduto. Che di TENIAMO. Perché non si possa dire ancora: sono rimasti a guardare mentre tutto attorno a loro precipitava.
Con questa pagina ce l’abbiamo messa tutta. Ma da soli non possiamo battere una città bella e forte come Bologna. Serve l’aiuto di tutti. Se pensi che lo farà un altro per te, sappilo, questo non accadrà. Serve Palermo, che si attivi e ci creda. Uniti possiamo cambiare le cose. Serve che ciascuno di NOI, voglia veramente essere parte del cambiamento che auspica. La sfida dell’Oreto è buona come un’altra. Adesso c’è questa. COGLILA. Saremo ultimi nelle classifiche del mondo. Ma non ce lo meritiamo. Ed abbiamo la forza per non essere secondi a nessuno. Ma dobbiamo meritarcelo.
Attivatevi. Bussate al vostro vicino ed invitatelo a firmare, dategli un modulo che lo compili e lo faccia firmare per se e per i suoi figli, chiamate i parenti all’estero, i compagni di palestra, gli amici di una vita. Mettiamo i responsabili di questo degrado davanti le LORO responsabilità, con la nostra assunzione di responsabilità. Attivatevi. Noi continueremo. E documenteremo una vittoria o una sconfitta che non sarà solo nostra ma della città intera, della Sicilia intera. Di ciascuno di noi, singolarmente.
Per Bologna vincere o perdere cambia poco. Per Palermo significa meritare o non meritare il degrado che abbiamo attorno. Se nessuno farà nulla vale la regola: a chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Non dateci consigli. Se volete essere parte di questo processo di cambiamento ATTIVATEVI, O TACETE PER SEMPRE! #Salviamoloreto #ilNostroOreto».
Link per firmare on-line: QUI
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