MACA_ Museo A Cielo Aperto, un’idea che presto potrebbe trasformarsi in realtà. È questo il progetto che ha vinto la settima edizione di Sementor, il percorso formativo gratuito, promosso dall’associazione ‘neu [nòi] spazio al lavoro’, che ha come obiettivo quello di far crescere in città una cultura d’impresa fondamentale per la crescita economica del territorio. Quest’anno hanno partecipato tredici gruppi che proponevano ciascuno un’idea per un festival, una fiera o una grande manifestazione culturale, che durante il percorso (durato un mese e mezzo) veniva sviluppata, definita, modellata e supportata dai formatori. Una sorta di incubatore di idee che quest’anno aveva come tema gli eventi.
A vincere questa edizione è stato il gruppo di Skip La Comune con un progetto artistico innovativo per la città di Palermo. “Il nostro progetto si propone di portare l’arte e di respirare la bellezza in ogni angolo della città.- dice Antonino Valguarnera di Skip La Comune – Attraverso la realizzazione di cinque opere pittoriche su muro in cinque luoghi della città, con l’aiuto di dieci artisti vogliamo realizzare dei murales in luoghi che non fanno parte dei circuiti turistici. Le tele su cui vogliamo dipingere sono i muri e il nostro museo è la città“. Partner di Sementor sono la Bocconi Alumni Association Area di Palermo che da 3 anni supporta il progetto contribuendo alla costruzione del programma formativo.
“Anche quest’anno – dice Michelangelo Pavia, uno degli organizzatori di Sementor – è stato emozionante vedere delle idee crescere e diventare qualcosa di molto più strutturato. Cogliere nelle presentazioni finali quei dettagli frutto dei suggerimenti avuti durante il percorso. Spero davvero che i semi piantati in queste sette edizioni contribuiscano a rendere Palermo una città migliore e con una mentalità un po’ più imprenditoriale“.
“Con il nostro progetto vogliamo riqualificare brani di tessuto urbano non interessate dai circuiti turistici – continua Valguarnera – perché non presentano peculiarità artistiche e inserire queste aree dimenticate e non culturalmente appetibili in questi circuiti della città. Il nostro progetto vuole, inoltre, portare avanti il concetto di legalità nell’arte dei murales, considerata da molti l’arte che sporca la città, un’arte illegale da realizzarsi in incognito e di nascosto. Per ogni opera che verrà realizzata affronteremo un iter autorizzativo con le autorità preposte, come già avvenuto per altri singoli progetti già realizzati“. Le location individuate per il museo a cielo aperto vanno da muri delle periferie dello Zen e Brancaccio alla parete cieca che da sulla cala del Loggiato San Bartolomeo. Per quanto riguarda gli artisti che il gruppo vorrebbe coinvolgere ci sono Rosk, Loste, Eron, Agostino Iacurci e, persino Blu. Presto partirà una campagnia di crowfunding per realizzare il progetto.
* L’autore del video è Fabio Cacia