L’avvocato Alessandro Del Giudice, arrestato la scorsa notte nel corso dell’operazione Araldo di carabinieri e guardia di finanza, era stato vittima degli usurai per poi partecipare al giro procacciando clienti. Il legale faceva anche da messaggero per conto del boss detenuto Pietro Formoso.
Secondo le indagini avrebbe chiesto soldi a Giovanni Di Salvo, ritenuto il capo dell’organizzazione, anche lui arrestato, e sarebbe stato più volte minacciato in modo violento per la restituzione delle somme prestate a tassi di usura anche del 5400%.
“Te ne puoi andare dal mondo quando non paghi gli assegni – diceva Di Salvo all’avvocato – io aspetto ancora gli altri 500 euro perché domani ti faccio svegliare bello gonfio. No perché io parola ne ho una. Se non paghi di tasca paghi di faccia, se non paghi con i soldi paghi con la vita“. E per ripianare i suoi debiti con l’organizzazione l’avvocato oltre a somme di denaro ha dovuto consegnare anche la Bmw. Una volta Di Salvo avrebbe bloccato l’avvocato a Ficarazzi. L’avrebbe immobilizzato e dalla tasca dei pantaloni avrebbe preso quello che c’era 25 euro. Secondo quanto accertato dagli inquirenti poi il legale avrebbe preso parte al giro usuraio segnalando le potenziali vittime.