Gli agenti della Catturandi di Palermo all’alba hanno arrestato Pietro Luisi, 29 anni, ricercato dallo scorso luglio dopo una operazione che aveva nel mirino la famiglia mafiosa di Brancaccio. Lo rende noto in esclusiva l’agenzia AGI.
L’uomo si nascondeva in zona Oreto e gli investigatori della Squadra Mobile diretta da Rodolfo Ruperti lo hanno individuato dopo alcuni mesi di indagine. Era uno dei rampolli in ascesa tra le famiglie mafiose e doveva essere arrestato lo scorso luglio, perché considerato anello di collegamento tra i palermitani e i trafficanti di cocaina calabresi nell’ambito del blitz ‘Maredolce 2‘ della Dda di Palermo.
“Ora che tu me li hai presentati, io arrivo, so che persone sono”, diceva intercettato. Su di lui indagavano anche i carabinieri e c’era anche il suo nome tra gli ordini di arresto emessi a fine luglio sulla famiglia mafiosa di Porta Nuova, tra cui Armando e Salvatore Luisi, fratelli di Pietro, finiti in carcere.
Era ritenuto affidabile dal reggente della famiglia di Brancaccio, Luigi Scimò (detto Fabio) già uomo di riferimento del boss Giuseppe Guttadauro (detto u dutturi). Nel 2017 Pietro Luisi dopo una breve latitanza si costituì alla Squadra Mobile di Palermo, ricercato dopo il blitz Double Track della Dda di Catania che svelò i canali di acquisto dei palermitani attraverso le famiglie catanesi dei Cappello-Bonaccorsi.
I DETTAGLI DEL BLITZ
I poliziotti hanno visto entrare alcuni familiari di Luisi nel condominio di via Jemma, mentre portavano sacchetti della spesa. Fintisi inquilini dello stabile, hanno registrato la presenza in un appartamento del quarto piano di alcuni conoscenti, pregiudicati e frequentatori in passato di Luisi.
Nelle prime ore della mattinata è scattato il blitz che ha sorpreso Luisi e altri due favoreggiatori nell’appartamento, Gioacchino Cusimano e il figlio Eros, anche loro arrestati per favoreggiamento.