Tanta gente alla commemorazione di Vincenzo Spinelli a Palermo, in piazza Bologni davanti all’installazione “Spirale della vita” dell’artista Gianfranco Meggiato.
Dopo 36 anni finalmente la città di Palermo ha reso omaggio a una delle tante vittime della mafia dimenticate. Centinaia di persone si sono riversate in piazza per tributare un saluto a Spinelli e a tutte le vittime della mafia parzialmente o totalmente dimenticate. Presente il Sottosegretario all’Interno, senatore Stefano Candiani, le figlie di Spinelli, Tiziana e Valeria, il consigliere comunale Igor Gelarda che è stato l’organizzatore dell’iniziativa insieme all’associazione Palermo aperta a tutti. Presenti, fra gli altri il Prefetto di Palermo Antonella D e Miro, il Questore Renato Cortese e il Comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Di Stasio.
Dopo un momento di preghiera, il giudice Carlo Modica De Mohac, consigliere di Stato, ha ricordato la figura di Vincenzo Spinelli, uno tra i primi imprenditori palermitani a rifiutare di pagare il pizzo, ed è poi è stata deposta, dalle figlie, da Candiani e da Gelarda una corona di fiori. Presente anche l’autore dell’installazione Gianfranco Meggiato, venuto dal Veneto per partecipare alla commemorazione.
“Sono estremamente soddisfatto – dichiara Gelarda – di avere restituito la giustizia almeno alla memoria a questa persona. Ci la giustizia almeno alla memoria a questa persona. Ci sono centinaia di vittime della mafia per le quali il Borsino della memoria Vale poco, perché poco mediatici o poco alla moda. Eppure vittime e martiri come tanti altri. E noi li abbiamo voluti ricordare tutti ieri sera insieme alla città di Palermo”.
Foto di Claudio Pezzillo