Si tiene oggi all’Astoria Palace, il meeting sull’idrosadenite suppurativa, nota come acne inversa o malattia di Verneuil, è una malattia infiammatoria cronica e dolorosa della cute che colpisce l’unità follicolo-sebacea con la comparsa ricorrente di papule e pustole.
Si localizza soprattutto ai cavi ascellari, alla regione inguinale, anale e perianale con notevole impatto sulla qualità della vita dei pazienti. La dermopatia compare in genere dopo la pubertà e tende a diventare cronica con riacutizzazioni periodiche difficilmente prevedibili, formazione di ulcere e fistole, con esiti cicatriziali evidenti. Il decorso clinico è variabile e passa da casi lievi a quelli più severi con ascessi profondi e con reazioni cicatriziali caratteristiche.
L’obiettivo del convegno è quello di offrire ai professionisti una visione di insieme aggiornata di questa patologia spesso mortificante per la persone che il più delle volte non trovano risposte adeguate al proprio bisogno di salute. Oggi oltre al tradizionale approccio medico e chirurgico è possibile il trattamento attraverso farmaci biologici anti-TNF-alpha a sottolineare la nascita e lo sviluppo immunologico della patologia. Tra questi l’adalimumab è il farmaco approvato dal nostro Sistema Sanitario Nazionale con l’indicazione specifica e rappresenta un concreto strumento terapeutico da inserire a pieno titolo negli algoritmi terapeutici di questa invalidante condizione.
“Si tratta di una malattia cutanea – afferma il professore Salvatore Corrao direttore U.O.C. di Medicina Interna dell’Arnas Civico Palermo – quindi, è necessario lo specialista dermatologo, ma la patologia ha dei fattori di rischio di carattere generale come l’obesità centrale, il fumo e poi ci sono delle malattie associate a questa, che è altamente infiammatoria e che tocca l’intero organismo, come la psoriasi ad esempio che ha un altro coinvolgimento sistemico, o quelle di natura reumatologica“.
“I dermatologi lavorano in sinergia con i chirurghi plastici – spiega la dottoressa Antonella Prestigiacomo responsabile U.O.S. di dermatologia Arnas Civico Palermo – perchè questo tipo ti patologia, in base alla gravità, ne richiede l’intervento. Quindi, l’approccio alla malattia è di tipo multidisciplinare, per questo prima i pazienti accedono al nostro ambulatorio e successivamente, se opportuno, si richiede la consulenza chirurgica“.