Rispettare i tempi e cercare di far quadrare i conti, considerando le risorse finanziarie a disposizione della Regione. E’ stata una giornata produttiva e di meticoloso lavoro quella andata in scena in II Commissione Bilancio, guidata dal presidente Dario Daidone. Dopo aver ultimato la votazione del testo base della manovra quater, un altro passo importante è stato compito ieri, con la scrematura del fascicolo degli emendamenti aggiuntivi di carattere generale. La variazione di bilancio si prepara così al giro di boa, che secondo le previsioni dovrebbe arrivare la prossima settimana, con la valutazione, conti alla mano, di tutte le altre proposte avanzate. Martedì prossimo si ripartirà così dal secondo fascicolo, quello degli interventi territoriali.
Cosa sappiamo oggi della manovra quater
La manovra avrà un costo complessivo intorno ai 90 milioni di euro, da attingere dai fondi globali. Per gli emendamenti aggiuntivi di carattere generale saranno previsti circa 25 milioni di euro. Per gli interventi territoriali, presentati dai singoli deputati regionali, saranno invece destinati circa 35 milioni di euro. Per quest’ultimi sarà fatta un’attenta valutazione: bandite sagre, feste e associazioni, le uniche acconsentite saranno le misure indirizzate alle infrastrutture. L’esame sulle proposte avanzate, circa 200-300, è stato avviato in Commissione Bilancio con l’obiettivo di snellire quanto prima il vasto fascicolo.
Attualmente compongono il testo: il nuovo sistema contabile basato sul principio Accrual; le misure sulla protezione sociale; l’implementazioni e l’adeguamento delle piattaforme digitali del dipartimento regionale tecnico (Drt); le disposizioni urgenti per fronteggiare la carenza di medici anche nei Comuni ricadenti nelle Isole minori; le modifiche dell’articolo 15 dell’ultima legge di stabilità riguardante i forestali; il fondo da destinare ai film di produzione cinematografica; i finanziamenti per la realizzazione di eventi promozionali e di alto richiamo turistico, nelle Città Metropolitane di Messina e Palermo; gli interventi per i per beni e i parchi archeologici; i fondi da destinare ai collegamenti relativi ai servizi aerei di linea; le disposizioni sulla pianificazione del demanio marittimo e sulla rigenerazione del lago di Pergusa; l’autorizzazione alla stipula di un accordo transattivo.
A questi punti si sono aggiunti anche i provvedimenti dedicati all’editoria, all’occupazione (CLICCA QUI), ai laghetti, alla stabilizzazione dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica (CLICCA QUI) e ultimo, non per importanza il rifinanziamento, per gli Asacom (CLICCA QUI).
Provvedimenti accantonati e prime delusioni
Nella seduta di ieri in II Commissione Bilancio è stato completata la scrematura del fascicolo degli emendamenti aggiuntivi di carattere generale. Tante, inevitabilmente, le bocciature, tra queste alcuni emendamenti del Partito Democratico, come sottolineato da Michele Catanzaro e Mario Giambona, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo: un milione in favore delle imprese di pesca della marineria di Sciacca, un contributo ai pazienti affetti da fibromialgia e un provvedimento per l’impegno degli operai forestali.
Sono in totale una ventina circa gli emendamenti accantonati, provenienti sia dalla maggioranza sia dall’opposizione. Su questa base proseguirà la seduta di martedì 30 settembre in Commissione, dove prenderà il via lo studio delle proposte avanzate dai singoli deputati, gli interventi territoriali. Terminata quest’ultima analisi bisognerà tenere conto delle disponibilità economiche rimaste. Da queste si procederà di conseguenza con il vaglio degli emendamenti aggiuntivi accantonati.
Ma cosa si è salvato dall’importante scrematura del fascicolo?
Si contano misure che vanno dall’agricoltura, per combattere l’emergenza idrica, alle attività produttive e il mondo delle imprese, fino alla cultura. Dovrebbero trovare spazio i fondi per la zootecnia e la Crias, proposte entrambe avanzate dal presidente della I Commissione Affari Istituzionali e componente della II Commissione Bilancio Ignazio Abbate (CLICCA QUI), così come l’abbattimento dei costi dei canoni irrigui, come anticipato in un’intervista dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino (CLICCA QUI). Poi ancora troviamo i finanziamenti per i conservatori siciliani, i teatri, il bonus affitti, e la ristrutturazione degli immobili del centro storico.
Tra gli accantonati spiccano anche due provvedimenti cari al presidente della Regione Renato Schifani. Il primo è il rifinanziamento da 10 milioni di euro del contributo di solidarietà, risorse che andrebbero ad aggiungersi ai 30 milioni di euro già previsti dal governo con la legge 28 del 2024, e a un altro milione aggiunto successivamente, e che consentirebbe di fare scorrere la graduatoria per oltre tremila domande. Il secondo prevede 20 milioni di euro per il south working, introducendo contributi economici per le imprese che assumono nuovi lavoratori o che trasformano rapporti di lavoro a termo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, in modalità di lavoro agile o smart working, per favorire la permanenza dei lavoratori, incentivando l’adozione di un modello di vita e di lavoro più sostenibile e moderno.
Qualora alcuni degli emendamenti accantonati venissero esclusi dalla manovra quater, non andrebbero comunque depennati del tutto e si profilerebbe un inserimento all’interno della Finanziaria di fine anno.